14 marzo 2010

I dispositivi medici connessi alla rete riducono le visite al medico

Tra 10 o 20 anni (o forse meno) andare dal medico sarà da 20° secolo.

Uno studio condotto dai medici della Cleveland Clinic in collaborazione con Microsoft HealtVault, il primo del suo genere condotto da medici, ha permesso di dimostrare come sia possibile diminuire il numero di volte un paziente deve recarsi dal medico. Lo studio ha coinvolto 250 partecipanti, 68% con ipertensione,  26% con diabete e 6% con insufficienza cardiaca. I diabetici sono stati in grado di aumentare il numero di giorni tra una visita e la successiva del 71%, gli ipertesi del 26%, mentre i pazienti con insufficienza cardiaca hanno diminuito il numero di giorni tra una visita e la successiva del 26%. In tutti i casi i risultati sembrano positivi: la dove diabetici e ipertesi hanno la possibilità di monitorare più attentamente la loro condizione e quindi attuare degli aggiustamenti della dieta o di altro genere che riducono la necessità di recarsi dal medico, i pazienti con insufficienza cardiaca sono stati probabilmente in grado di individuare in anticipo i segni di un aggravamento della loro situazione che richiedeva un intervento del medico.

La disponibilità a casa di dispositivi medico diagnostici connessi in rete permette una gestione più efficace ed efficiente della terapia, delle visite mediche, un miglioramento della condizione di salute di pazienti, minor lavoro per i medici e una (probabile) riduzione dei costi sanitari.

Dal mio punto di vista la  probabilità di una riduzione dei costi sanitari è vicina alla certezza: alla diffusione di dispositivi diagnostici connessi alla rete (cardiofrequenzimetri, manometri, misuratori della glicemia, ossimetri, elettrocardiografi, etc.) corrisponde una loro diminuzione di prezzo dovuta alla produzione di massa; il prezzo unitario di un misuratore di pressione elettronico che viene prodotto in decine di migliaia di pezzi e molto superiore a quello dello stesso misuratore prodotto in milioni di pezzi e l’aggiunta di un chip per connettersi in rete o al PC ha simili economie di scala (in pratica passa da un lusso a una caratteristica inclusa nel prezzo di ogni dispositivo in modo repentino). Se ogni uno di questi dispositivi, da solo, fosse in grado di evitare un singolo giorno di degenza ad un singolo paziente, l’investimento sarebbe estremamente proficuo: uno di questi dispositivi prodotto in serie, in massa, costa intorno ai 100€ mentre un giorno di degenza costa al minimo 500€.  Non tutti i giorni è possibile fare un investimento che renda il 500%( come minimo) senza contare il guadagno in salute.

FuturePundit: Networked Home Medical Devices Reduce Doctor Visits

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