13 gennaio 2010

Tea party all’Italiana – la Rivolta

Mi associo nella Rivolta (Tea Party all’italiana) con la i post al riguardo del radicale Jimmomo , il liberista Lakeside, il conservatore Giova, Jean, Mai votato comunista, Freedomland, e sicuramente tanti altri che seguiranno.

Renata Polverini come candidata del CDL per il Lazio non la vogliamo.

La Polverini è solo l’ennesimo esempio di statalista/socialista che cerca di farsi eleggere nelle file del PDL.  Se volessimo degli statalisti al governo voteremmo per quelli. Se volessimo la stessa minestra di sempre, voteremmo per quella. Ma la Polverini è l’esempio di un candidato paracadutato dall’alto, con una storia oscura (nel senso che nessuno sa come sia arrivata dove è arrivata e perché) che sta li solo perché sa manovrare nelle stanze del potere e intrallazzare con tessere e numeri. Come apre bocca in TV si sentono le stesse baggianate che propagano quelli di sinistra.

Se fossi la Lega proporrei un candidato per il Lazio, vedi mai che la gente gradisca l’alternativa?

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No alla Polverini per la Regione Lazio - La Pulce di Voltaire

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Illumina annuncia un nuovo progresso nella corsa agli armamenti genetici

Alla conferenza sugli investimenti di J.P. Morgan è stato annunciato che Illumina è pronta a introdurre in commercio la sua nuova macchina per la sequenzializzazione del genoma umano: la HiSeq 2000.

La HiSeq 2000 è ancora una sequenziatore di seconda generazione, quindi non introduce metodi rivoluzionari, ma è il prodotto di una evoluzione della tecnologia già commercializzata. Ma una evoluzione non trascurabile, in quanto riduce i costi di sequenzializzazione del genoma da 5 a 8 volte, portando il prezzo previsto da 48.000$ a 6.000-10.000$.

Questa, però, è quasi una notizia dell’anno scorso. Le notizie più interessanti per quest’anno cominceranno il mese prossimo con l’Advances in Genome Biology and Technology meeting. Si prevedono annunci sui progressi ottenuti nell’implementazione delle tecnologie di terza generazione e se le voci che si sentono in giro sono vere, saranno annunci veramente eccitanti.

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09 gennaio 2010

Andare al laboratorio aggirando i medici

Mentre negli Stati Uniti il dibattito sulla riforma sanitaria e l’iter della riforma stessa sono oggetto di accanite discussioni e lotte politiche, l’evoluzione tecnologica e del mercato non si ferma. L’iniziativa legislativa si dimostra lenta e incapace di tenere il passo del mercato e della tecnologia; spesso mostra come l’interesse dei politici non è quello di creare un sistema funzionale e poco costoso, ma uno che si adatta ai loro interessi elettorali.

Nella primavera del 2007, un bellissimo articolo di Arthur B. Robinson [Ph.D., President and Research Professor of the Oregon Institute of Science and Medicine, 2251 Dick George Road, Cave Junction, OR 97523] sul  Journal of American Physicians and Surgeons Volume 12 Number 1 Spring 2007 descriveva lo stato della diagnostica biochimica (OK, gli esami del sangue, delle urine e di altri fluidi e tessuti corporei) negli USA e di come la tecnologia era fondamentalmente rimasta la stessa negli ultimi 30-40 anni, il sistema legale rendesse costoso l’accesso e la resistenza dell’establishment medico ad ogni riforma che aumentasse la possibilità di scelta del paziente. Da qui partiva nel descrivere come la tecnologia presente e futura rende possibile l’esplosione di un mercato delle analisi guidato dai consumatori, che quindi può avvalersi delle dinamiche del mercato per produrre beni e servizi sempre più utili a costi decrescenti.

Oggi leggo che uno dei fenomeni che stanno sempre più prendendo piede negli USA è la diffusione di catene di laboratori che permettono al cliente di bypassare il medico (e quindi non pagare per una visita inutile) e ottenere direttamente le analisi desiderate. Un esempio è Any Lab Test Now che permette di ottenere 1200 tipi differenti di analisi (normalmente in 24 ore), spesso con un risparmio di denaro fino all’80%, per non dire del risparmio di tempo, la maggiore comodità e confidenzialità.

La reazione dell’establishment medico è prevedibile e fa un po’ tenerezza:

"C'è sempre la preoccupazione che qualche consumatore ordini ordini uno di questi esami del sangue sul Web e ottenga un conteggio dei globuli bianchi di 150.000 o di qualche altro segnale di grossi problemi, lo ignori e muoia. E tutti dicono che, con questo roba, dei consumatori non ci si può fidare' ha detto il dottor Bruce Friedman, Professore Emerito di Patologia alla University of Michigan Medical School, che segue le questioni dei test diretti ai consumatori. "Penso che la maggior parte dei consumatori, quando otterrà risultati anomali, li porterà ad un medico per farli interpretare".Consumers get medical test results straight from labs

Che dire? Un professore emerito che infila tre errori logici in tre frasi banali possiamo immaginare perché lo hanno messo a occuparsi dei test diretti ai consumatori:

1) Se uno fa un esame del sangue e ignora i risultati, oppure non fa l’esame del sangue e ignora i risultati, che cambia? Nulla.

1a) Se una persona fa gli esami di sua volontà, è probabile che non decida di ignorare i risultati.

1b) Ogni tecnico di laboratorio che sappia fare il suo lavoro sa che deve chiamare immediatamente gli interessati in caso di risultati che indichino un grave e imminente rischio per la vita del paziente. Nel caso del settore privato è anche buona norma tenere in vita i clienti, se si desidera che continuino a pagare per il servizio.

2) Appellarsi al sentito dire (Tutti dicono che i consumatori non sono affidabili) è risibile. I pazienti con gravi patologie, in particolare negli USA, tendono a imparare velocemente tutto quello che c’è da imparare sulla loro patologia e che può essere loro utile. Grazie a Google. Tanto che molti medici si lamentano che i pazienti non sono più passivi oggetti delle loro cure, ma soggetti attivi e critici.

3) L’ultima frase è la speranza di un medico di non perdere il 90% dei suoi introiti. I pazienti che chiederanno una interpretazione saranno in gran parte quelli che necessitano di una diagnosi per una patologia non ancora diagnosticata. Che motivo c’è per avere la necessità di una interpretazione quando un esame serve per monitorare un particolare parametro o due? Ad esempio, una donna a cui sia diagnosticata una anemia sideropenica e a cui sia stata prescritta una terapia ha solo la necessità di monitorare che la quantità di emoglobina nel suo sangue continui ad aumentare fino a che non arriva ai parametri ottimali. Si tratta di leggere il numero del mese prima, confrontarlo con quello odierno e vedere se è aumentato, di quanto e se si sono raggiunti i livelli prefissati. Non serve un laureato. Se le cose non vanno come previsto, allora si può chiamare il medico per un consiglio.

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La stessa cosa sta succedendo, negli USA, anche per delle catene di ambulatori dove le persone possono accedere direttamente per la cura di piccoli problemi di salute per cui è sufficiente solo l’attenzione di una infermiera adeguatamente formata e non di un medico. Anche in questo caso il successo è dimostrato dalla crescita del numero di questi ambulatori, dall’aumento del territorio coperto dai loro servizi e dalla soddisfazione dei pazienti che risparmia denaro, tempo e possono accedere a questi servizi con comodità dato che spesso sono ubicati all’interno di centri commerciali.

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A questo genere di soluzioni di mercato si dovrebbe guardare anche in Italia, per diminuire il costo dei servizi sanitari e per innescare quelle spirali virtuose di miglioramento continuo della qualità e diminuzione del prezzo che servono per progredire e rendere disponibile a tutti una migliore tecnologia sanitaria. E per liberare quelle risorse economiche che servono per rilanciare l’economia e ridurre le tasse.

 

CARPE DIEM: Bypass the Doctor and Go Straight to the Lab

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