21 ottobre 2007

Eppur si muove

La notizia che James Dewey Watson, premio Nobel per la Medicina nel 1962 per la scoperta della struttura del DNA, è stato sospeso per aver espresso le sue opinioni non è sorprendente. Qualcuno, se potesse, lo metterebbe al in prigione o al rogo se non ritratta, come si è fatto con Galileo.

BBC NEWS | Science/Nature | Lab suspends DNA pioneer Watson

Il Professor Watson ha semplicemente detto qualche cosa che l'ortodossia politicamente corretta che impera nel mondo occidentale, in particolare nelle universita e nella stampa, non ammette sia messo in dubbio. Che gli esseri umani non sono uguali tra di loro.

Ovviamente che le affermazioni del Professor Watson siano oggettivamente fondate o meno non ha importanza. Che siano corrette o meno neanche. E, sopratutto, che non siano quello che la maggior parte dei giornali ha riportato.

Watson ha detto che la popolazione dell'Africa (in particolare quella a sud del Sahara, visto che parla di neri) non ha la stessa intelligenza di quella che vive nei paesi occidentali. Non è il solo a dirlo, e non mancano i dati per sostenerlo. Quello che ha detto di seguito, però, pare sia scomparso dalle discussioni; cioè che questo fatto non è un motivo per discriminare gli africani, perché comunque esistono molti individui con capacita eccellenti, e che comunque anche se ci fossero delle differenze questo non implica che ci si possa considerare superiori o li si possa considerare inferiori moralmente (e quindi degni di minori o maggiori diritti).

Non ha detto che la motivazione di questa minore intelligenza sia dovuta solo ad una differenza genetica, perché è ovvio che esistono molte cause ambientali che possono indurre una minore intelligenza in una popolazione: malnutrizione, scarsa scolarizzazione, strutture sociali arcaiche che impediscono uno sviluppo sociale ed economico, etc.

Ha affermato che è una illusione ritenere che, solo perché è l' idea che ci piace e ci rassicura, tutte le popolazioni umane, anche se si sono sviluppate in ambienti completamente differenti per millenni o più, siano eguali nell'intelletto o in altre caratteristiche. Altra affermazione banalmente vera, dato che siamo tutti qui a lodare le capacità dei maratoneti etiopi (che vivono da millenni ad alta quota) di correre su lunghe distanze, il colore della pelle è un adattamento che permette ai neri di vivere in climi molto più assolati e agli equimesi in climi molto meno assolati (e ci fermiamo qui, dato che vi sono moltissime altre differenze tra i gruppi etnici umani che sono molto meno ovvie [1 , 2]).

La mia impressione è che Watson abbia toccato un punto sensibile e debole della sinistra (che è ampiamente rappresentata nella stampa e nel mondo accademico, in particolare nelle facoltà umanistiche e nelle scienze sociali). La sinistra vive di dogmi e mettere in discussione questi dogmi è pericoloso e chi lo fa è detestato. Che poi la sinistra sia la prima a non credere, nei fatti, ai suoi stessi dogmi, è un dato di fatto. In questo caso particolare, Watson ha messo in dubbio che i piani di aiuto della sinistra (quelli attuati fino ad ora dagli stati) siano utili e sensati. Utili alla popolazione africana, ovviamente, dato che di certo sono utili alle ONG, ai governi che le promuovono e le ricevono, ai burocrati e ad affaristi vari.

Personalmente ritengo che ci siano delle differenze genetiche tra le varie popolazioni, e che anche l'intelligenza sia tra queste. Probabilmente si tratta di una differenza che, a parità di condizioni esterne, può essere abbastanza trascurabile. Il problema nasce quando le condizioni esterne non sono uguali e quindi una piccola differenza iniziale viene amplificata. Se a questo sommiamo l'effetto di numerose generazioni, differenti culture, e altro, si può ben capire perché la Guinea Equatoriale ha un IQ medio di 59 e Hong Kong di 107. Certo, il IQ non è tutto, perché anche la volontà, la cultura e la fortuna (nella forma di risorse naturali), possono e hanno un importante effetto nella capacità di un gruppo etnico di ottenere risultati migliori di altri. Una persona con un IQ inferiore può ottenere risultati superiori rispetto ad una persona con un IQ maggiore, se ha più forza di volontà, un fisico più sano, una capacità emotiva superiore.

Nel recente passato, gli esseri umani si sono duvuti adattare a numerosi cambiamenti del loro ambiente. Il fatto che questo non possa venir notato facilmente da un singolo individuo non ha importanza. La selezione naturale funziona comunque e non smette mai di funzionare. Al massimo cambia il motivo della selezione. E le popolazioni si adatteranno o saranno soppiantate.

Edit del 27/10/2207

Un articolo sull'argomento che mi piace:

AtrocePensiero: E se anche fosse?

In particolare è interessante la spiagazione del perché i socialisti/comunisti negano veementemente ogni differenza sostanziale tra razze.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido i contenuti di questo post in modo imbarazzante (anche se non ho grandi basi scientifiche per provare a criticare).

Solo una cosa: quanto valore statistico potranno avere quelle indagini sull'IQ? Hanno fatto fare il test a milioni di individui in tutto il mondo? Non credo...

painlord2k@gmail.com ha detto...

Tieni conto che, ad esempio, fino a che c'era la leva militare obbligatoria in Italia (pochi anni fa) tutti venivano testati per vedere le loro attitudini.
Quindi, dell'Italia abbiamo parecchi dati. Idem per il resto dell'Europa, Nord e Sud America. Inoltre, oltre ai test diretti per valutare l' IQ ci sono anche altri metodi per approssimare il valore dell' IQ nelle popolazioni (reddito, successo negli studi, etc.).
Questi metodi sono precisi quanto la misurazione della cocaina consumata usando campioni presi nelle fogne: ti dicono quanta cocaina viene usata in totale e in media su una popolazione, ma non come questo uso è distribuito.
L' IQ, però, si distribuisce nella popolazione secondo una curva di Bell.

Però, sono il primo a dire che l'IQ non è tutto. Senza IQ non mantieni una società tecnologicamente avanzata, e questa è la mia tesi in un' altro articolo, ma ci sono parecchie altre forme di intelligenza che non hanno a che fare con le capacità logico-matematiche e visive.
L'intelligenza emozionale, ad esempio, permette di gestire le relazioni con altre persone meglio (manipolarle - sia in modo positivo che negativo); l'intelligenza linguistica permette di usare racconti per motivare le persone.

Non sono per nulla sicuro che in tutte queste caratteristiche il tipico occidentale sia migliore del tipico africano o del tipico arabo o del tipico asiatico.

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