01 maggio 2019

La non utopia dell'auto elettrica


Premetto che condivido molte idee di Franco Battaglia al riguardo degli ambientalisti e dell'ambientalismo attuale (che è una maschera per nascondere l'anima statalista di chi vuole semplicemente ampliare il potere e l'invadenza dello stato a danno dei cittadini con qualsiasi scusa disponibile, vera o falsa che sia). Ma l'analisi condotta nell'articolo L'utopia dell'auto elettrica è terribilmente errata.

Primo errore

Cominciamo con concordare con il fatto che l'auto elettrica non si è già diffusa non perché i petrolieri sono cattivi, ma perché la tecnologia non era matura a sufficienza per superare i motori a combustione interna (ICE). Fortunatamente la tecnologia sta maturando rapidamente e le prestazioni/costi di un veicolo elettrico (EV) stanno migliorando molto più rapidamente di quelli di un veicolo ICE.
Il grafico a fianco è datato e mostra che fino al 2015 le batterie arrivavano a 400$/kWh. Alla fine dell'anno scorso Tesla (con la tecnologia di Panasonic) ha raggiunto i 100$/kWh per le batterie e ritiene di riuscire a raggiungere 100$/KWh per il pack montato nell'auto entra il 2020.

Battery cells at $100 per kWh is an important step that is believed to enable things like Tesla’s base Model 3 and Tesla Semi.
Of course, it’s also an important step toward the ultimate goal of $100 per kWh at the pack level, which Tesla aims to achieve by the end of the decade.[1 2]
Dato che il costo principale di un EV sta nelle batterie, come quello di una ICE sta nel motore, è fondamentale tenere conto del trend di discesa dei prezzi se si vogliono fare analisi sensate che siano valide per scelte di lungo termine.

Secondo Errore

"Una nostra utilitaria richiede una potenza di 50 kW e quindi ha bisogno un accumulo di 200 kWh per avere una autonomia di 4 ore. "

Diciamo che si è confuso con una utilitaria ICE. Ma qui stiamo parlando di EV. Le specifiche attuali della Tesla Model 3 sono 75 KWh con una autonomia di 500 km (e avanza qualche km - [3]). Infatti, basta ricordare che un ICE ha una efficienza tra il 33% e il 40% mentre un motore elettrico ha un'efficienza del 90% abbondante per capire che il valore di 200 kWh è errato (o presume una situazione estremamente sfavorevole per l'EV rispetto all'ICE). Va anche ricordato che, con i miglioramenti tecnologici, il peso e il costo delle batterie continua a scendere, quindi il peso dell'auto continua a scendere e l'autonomia continua a salire.

Terzo Errore

Scadute le 4 ore, ce ne vogliono altre 4 per fare il pieno

Cominciamo a dire che, verosimilmente, le persone normali (non so Franco Battaglia) dopo due ore di macchina si fermano per qualche minuto a sgranchirsi le gambe, fare pipi, prendersi un caffè, etc.
Dopo di che, il problema di ricaricare un'auto elettrica sta nella colonnina a cui si collega: se è in grado di pompare tanta energia in poco tempo può ricaricare l'auto rapidamente (se necessario).
La Tesla ha appena messo a disposizione una colonnina in grado di pompare fino a 250 kW per auto connessa (fino a 4 auto alla volta), segue elenco dettagliato.
  • 9% – 23% in just 4 minutes (average 11 miles/minute or 651 mph)
  • 9% – 50% = 12 minutes (average of 10.6 miles/minute or 636 mph)
  • 9% – 60% = 15 minutes (average of 10.5 miles/minute or 632 mph)
  • 9% – 70% = 19 minutes (average of 10 miles/minute or 600 mph)
  • 9% – 80% = 25 minutes (average of 8.8 miles/minute or 528 mph)
  • 9% – 90% = 35 minutes (average of 7.2 miles/minute or 430 mph)
Va anche notato che le batterie possono essere ricaricate più rapidamente se arrivano preriscaldate alla stazione di ricarica. Ma questa è una caratteristica di cui si può discutere in seguito. E, anche se non ho trovato dati precisi, è altamente probabile che, se si evitano scariche e ricariche troppo estreme (si rimanga entro un range di 80-20% della carica) i tempi di ricarica per siano anche più rapidi di quanto mostrato e la vita della batteria ne beneficia grandemente (perché c'è uno stress meccanico notevolmente inferiore).

Quarto errore

sarebbe necessaria l’energia di 40 reattori nucleari

Non so da dove arrivi il calcolo (sarebbe bello citarlo negli articoli che si scrivono), ma se arriva partendo dai 200 kWh per auto, diciamo che siamo che possiamo ridurli di 2/3, quindi ce ne bastano 14 (arrotondiamo per eccesso). Ma perché dovrebbero essere reattori nucleari? Vanno bene anche centrali a carbone (come vogliono fare in Germania per sostituire il nucleare - possiamo concordare che è una stupidaggine?).
Non solo, come si vede dal grafico, la domanda media di energia elettrica varia durante una giornata normale. Questo significa che, quando la stragrande maggioranza delle persone dorme, l'auto non si muove e sta a ricaricarsi in garage oppure alla colonnina. Esattamente quando la domanda odierna di energia elettrica è al suo minimo. Questo permetterebbe di incentivare l'uso di fonti di energia elettrica "baseline" come nucleare e carbone che costano poco ma non possono essere accese e spente o regolate  facilmente in pochi minuti.
Dire che l'auto elettrica è una utopia perché in Italia (o da altre parti) la volontà politica di implementare una politica energetica razionale è assente non è un argomento. In assenza di una politica energetica razionale tutta l'economia soffrirà severamente la scarsità di energia, in particolare di energia a basso costo. Chiedere al Venezuela per i particolari.

P.S. Personalmente sono a favore del nucleare, sempre e comunque meglio del carbone e di altre fonti di energia che richiedono sussidi statali.

Quinto Errore (di omissione)

Tutto l'articolo non tiene in considerazione altri aspetti marginali ma non insignificanti dell'introduzione ed uso di massa degli EV:

1) Riduzione dell'inquinamento acustico e chimico (e la fine della scusa per gli statalisti di imporre le targhe alterne alla gente comune per imporre il trasporto collettivo)

2) Con la fine della scusa che le auto inquinano, magari si inizierà a intervenire seriamente per ridurre l'inquinamento dovuto al riscaldamento domestico (che è la prima causa di inquinamento in città)
3) Le batterie elettriche della tesla Model 3 hanno una vita prevista di 800 mila km, mentre il resto dell'auto ha una vita prevista di 1.6 milioni di km. E sarà possibile cambiare i banchi di celle quando le prestazioni dei singoli banchi saranno scese troppo. Questo significa che un'auto elettrica (Tesla prima poi anche le altre seguiranno) avrà una vita media al minimo 4 volte superiore a quella di veicolo ICE.
4) I banchi di celle sostituiti saranno usabili, senza grossi problemi, in applicazioni stazionarie (tipo accumulatori casalinghi, presso le colonnine di ricarica, in applicazioni industriali, etc.) dove potranno finire la loro vita utile
5) Finita la vita utile di un banco di celle, questo può essere facilmente smontato e ogni componente riciclato, in particolare il litio delle celle richiede molto meno lavoro per essere riutilizzato di quanto richieda il litio prodotto in una miniera.
6) Le tecnologie che si stanno affacciando permettono e permetteranno ricariche sempre più rapide a parità di stress a cui la batteria è sottoposta (il problema principale è distribuire la carica all' elettrolita e nanotubi e grafene sono adatti allo scopo).
7) Gli EV a guida autonoma sono molto più semplici da gestire rispetto a veicoli ICE a guida autonoma. Esistono già sistemi automatici di connessione del cavo elettrico, mentre non ci sono per gli idrocarburi. Sembrerà una stupidaggine, ma con la guida autonoma, posso mandare l'auto a farsi ricaricare in un parcheggio vicino dove entra, si parcheggia e si connette autonomamente al cavo della colonnina. Non posso fare lo stesso con un'auto a benzina o a metano. E questo risolve facilmente il problema di ricaricare una EV anche se l'infrastruttura è carente. Se c'è la fila, non è un problema se è l'auto ad aspettare mentre io dormo o faccio altro. Se una stazione ha le batterie momentaneamente scariche, non è un problema se il pilota automatico lo sa dalla app e va alla stazione di ricarica a buon mercato più vicina.

Spero di aver spiegato adeguatamente il mio punto di vista e che nessuno si senta offeso (a parte gli ambientalisti e gli statalisti - quelli se si offendono non è un problema, dato che offendono gli altri senza problemi).