Premetto
che condivido molte idee di Franco Battaglia al riguardo degli
ambientalisti e dell'ambientalismo attuale (che è una maschera per
nascondere l'anima statalista di chi vuole semplicemente ampliare il
potere e l'invadenza dello stato a danno dei cittadini con qualsiasi
scusa disponibile, vera o falsa che sia). Ma l'analisi condotta
nell'articolo L'utopia
dell'auto elettrica è terribilmente errata.
Primo errore
Il
grafico a fianco è datato e mostra che fino al 2015 le batterie
arrivavano a 400$/kWh. Alla fine dell'anno scorso Tesla (con la
tecnologia di Panasonic) ha raggiunto i 100$/kWh per le batterie e
ritiene di riuscire a raggiungere 100$/KWh per il pack montato
nell'auto entra il 2020.
Battery cells at $100 per kWh is an important step that is believed to enable things like Tesla’s base Model 3 and Tesla Semi.
Of course, it’s also an important step toward the ultimate goal of $100 per kWh at the pack level, which Tesla aims to achieve by the end of the decade.[1 2]
Dato
che il costo principale di un EV sta nelle batterie, come quello di
una ICE sta nel motore, è fondamentale tenere conto del trend di
discesa dei prezzi se si vogliono fare analisi sensate che siano
valide per scelte di lungo termine.
Secondo Errore
"Una nostra utilitaria richiede una potenza di 50 kW e quindi ha bisogno un accumulo di 200 kWh per avere una autonomia di 4 ore. "
Diciamo
che si è confuso con una utilitaria ICE. Ma qui stiamo parlando di
EV. Le specifiche attuali della Tesla Model 3 sono 75 KWh con una
autonomia di 500 km (e avanza qualche km - [3]).
Infatti, basta ricordare che un ICE ha una efficienza tra il 33% e il
40% mentre un motore elettrico ha un'efficienza del 90% abbondante
per capire che il valore di 200 kWh è errato (o presume una
situazione estremamente sfavorevole per l'EV rispetto all'ICE). Va
anche ricordato che, con i miglioramenti tecnologici, il peso e il
costo delle batterie continua a scendere, quindi il peso dell'auto
continua a scendere e l'autonomia continua a salire.
Terzo Errore
Scadute le 4 ore, ce ne vogliono altre 4 per fare il pieno
Cominciamo
a dire che, verosimilmente, le persone normali (non so Franco
Battaglia) dopo due ore di macchina si fermano per qualche minuto a
sgranchirsi le gambe, fare pipi, prendersi un caffè, etc.
Dopo
di che, il problema di ricaricare un'auto elettrica sta nella
colonnina a cui si collega: se è in grado di pompare tanta energia
in poco tempo può ricaricare l'auto rapidamente (se necessario).
La
Tesla ha appena messo a disposizione una colonnina in grado di
pompare fino a 250 kW per auto connessa (fino a 4 auto alla volta),
segue elenco dettagliato.
9% – 23% in just 4 minutes (average 11 miles/minute or 651 mph)
9% – 50% = 12 minutes (average of 10.6 miles/minute or 636 mph)
9% – 60% = 15 minutes (average of 10.5 miles/minute or 632 mph)
9% – 70% = 19 minutes (average of 10 miles/minute or 600 mph)
9% – 80% = 25 minutes (average of 8.8 miles/minute or 528 mph)
9% – 90% = 35 minutes (average of 7.2 miles/minute or 430 mph)
Va
anche notato che le batterie possono essere ricaricate più
rapidamente se arrivano preriscaldate alla stazione di ricarica. Ma
questa è una caratteristica di cui si può discutere in seguito. E,
anche se non ho trovato dati precisi, è altamente probabile che, se
si evitano scariche e ricariche troppo estreme (si rimanga entro un
range di 80-20% della carica) i tempi di ricarica per siano anche più
rapidi di quanto mostrato e la vita della batteria ne beneficia
grandemente (perché c'è uno stress meccanico notevolmente
inferiore).
Quarto errore
sarebbe necessaria l’energia di 40 reattori nucleari
Dire
che l'auto elettrica è una utopia perché in Italia (o da altre
parti) la volontà politica di implementare una politica energetica
razionale è assente non è un argomento. In assenza di una politica
energetica razionale tutta l'economia soffrirà severamente la
scarsità di energia, in particolare di energia a basso costo.
Chiedere al Venezuela per i particolari.
P.S.
Personalmente sono a favore del nucleare, sempre e comunque meglio
del carbone e di altre fonti di energia che richiedono sussidi
statali.
Quinto Errore (di omissione)
Tutto
l'articolo non tiene in considerazione altri aspetti marginali ma non
insignificanti dell'introduzione ed uso di massa degli EV:
1)
Riduzione dell'inquinamento acustico e chimico (e la fine della scusa
per gli statalisti di imporre le targhe alterne alla gente comune per
imporre il trasporto collettivo)
2)
Con la fine della scusa che le auto inquinano, magari si inizierà a
intervenire seriamente per ridurre l'inquinamento dovuto al
riscaldamento domestico (che è la prima causa di inquinamento in
città)
3)
Le batterie elettriche della tesla Model 3 hanno una vita prevista di
800 mila km, mentre il resto dell'auto ha una vita prevista di 1.6
milioni di km. E sarà possibile cambiare i banchi di celle quando le
prestazioni dei singoli banchi saranno scese troppo. Questo significa
che un'auto elettrica (Tesla prima poi anche le altre seguiranno)
avrà una vita media al minimo 4 volte superiore a quella di veicolo
ICE.
4)
I banchi di celle sostituiti saranno usabili, senza grossi problemi,
in applicazioni stazionarie (tipo accumulatori casalinghi, presso le
colonnine di ricarica, in applicazioni industriali, etc.) dove
potranno finire la loro vita utile
5)
Finita la vita utile di un banco di celle, questo può essere
facilmente smontato e ogni componente riciclato, in particolare il
litio delle celle richiede molto meno lavoro per essere riutilizzato
di quanto richieda il litio prodotto in una miniera.
6)
Le tecnologie che si stanno affacciando permettono e permetteranno
ricariche sempre più rapide a parità di stress a cui la batteria è
sottoposta (il problema principale è distribuire la carica all'
elettrolita e nanotubi e grafene sono adatti allo scopo).
7)
Gli EV a guida autonoma sono molto più semplici da gestire rispetto
a veicoli ICE a guida autonoma. Esistono già sistemi automatici di
connessione del cavo elettrico, mentre non ci sono per gli
idrocarburi. Sembrerà una stupidaggine, ma con la guida autonoma,
posso mandare l'auto a farsi ricaricare in un parcheggio vicino dove
entra, si parcheggia e si connette autonomamente al cavo della
colonnina. Non posso fare lo stesso con un'auto a benzina o a metano.
E questo risolve facilmente il problema di ricaricare una EV anche se
l'infrastruttura è carente. Se c'è la fila, non è un problema se è
l'auto ad aspettare mentre io dormo o faccio altro. Se una stazione
ha le batterie momentaneamente scariche, non è un problema se il
pilota automatico lo sa dalla app e va alla stazione di ricarica a
buon mercato più vicina.
Spero
di aver spiegato adeguatamente il mio punto di vista e che nessuno si
senta offeso (a parte gli ambientalisti e gli statalisti - quelli se
si offendono non è un problema, dato che offendono gli altri senza
problemi).