27 ottobre 2022

DROMOCRAZIA e Dromos? · Ora Zero

DROMOCRAZIA e Dromos? · Ora Zero

Il concetto di dromocrazia è uno strumento interpretativo della realtà: come tale è utile solo quando ci aiuta ad interpretare la realtà in modo da raggiungere i nostri scopi in modo più facile e rapido.
Se ci si pensa bene, ogni aspetto favorito in passato, come forza (capacità di cambiare la velocità di un oggetto), intelligenza (capacità di risolvere più rapidamente dei problemi astratti), capitale (chi ha l'attrezzatura adatta a ottenere uno scopo) sono forme di "velocità". Di conseguenza la dromocrazia è sempre stata presente, semplicemente venivano percepiti altri aspetti meno astratti e più vicini alla comprensione del tempo e del luogo in cui sono stati sviluppati.

In tutto questo, la cornice temporale in cui incaselliamo la nostra analisi è fondamentale: più piccola è la finestra temporale che ci interessa analizzare, più siamo interessati alla velocità. Più grande è la finestra temporale, più diventa interessante l'accelerazione (intesa come derivata di grado n della velocità).

La dromocrazia è solo, a mio avviso, la versione francese del Futurismo Marinettiano innamorato della tecnologia e della velocità che stava rivoluzionando i primi anni del 1900. Solo che invece di innamorarsi dell'automobile e dell'aeroplano (cosa, ormai, di tutti i giorni) si innamora dei computer (che negli anni 80 hanno cominciato a cambiare la società) e invece di chiamare "la guerra igiene del mondo" (brutta cosa a sinistra in quel periodo, ma non oggi), la chiama "forza che guida lo sviluppo della velocità".

Essendo un post-modernista il nostro Virilio tende a scrivere insalate di parole e innamorarsi di concetti che ritiene di capire. Ma, in realtà, la comprensione del concetto è estremamente limitata e spesso alterata dalla confusione nel significato delle parole usate. Non sorprende, in quanto il post-modernismo supporta la volontà prima della realtà e i desideri delle élite rispetto alle necessità della massa su cui è fondata la società. E quasi sempre cerca di ridefinire il significato delle parole a proprio uso e consumo.

Il concetto di velocità e accelerazione è multidimensionale, cosa che spesso sfugge alle menti semplici innamorate della novità. Uguale è il concetto di lotta: non c'è solo la guerra, ma anche la competizione e la collaborazione competitiva e la specializzazione. Gli interessi che mi mettono in competizione con qualcuno sono solo una parte degli aspetti che compongono le persone. Ci sono anche aspetti che ci permettono di collaborare. Due ristoranti, fianco a fianco, sulla stessa via, competono tra di loro per la clientela, ma possono collaborare tra di loro per l'illuminazione della strada in cui sono situati. Uno può specializzarsi in carne ed uno in pesce.

La domocrazia è una semplice analisi della realtà basata su una singola variabile che viene trattata come se fosse uno scalare (cioè senza una dimensione) invece che un vettoriale (con multiple dimensioni). Se visualizziamo il progresso dell'umanità e degli individui come il volume di una sfera, la domocrazia è come prendere un punto sulla superficie di quella sfera e spingerlo verso l'esterno. Più spingi verso l'esterno in quel singolo punto, più forti sono le forze esterne che ti contrastano (perché non solo agiscono di fronte, ma iniziano ad agire sempre più forte ai lati) e se eccedi un certo livello, la sfera inizia a collassare, perché vengono consumate più risorse  generate.

Il modo più efficiente di aumentare il volume della sfera è quello di allargarla in tutte le direzioni nel modo più uniforme possibile, minimizzando la superficie esposta alle forze esterne. Questo non significa non sfruttare i punti di facile espansione (tipo i computer negli ultimi 60 anni), significa solo non innamorarsi di una particolare rotta solo perché è stata produttiva in passato.

L'esempio classico fatto da Moravec è quello di un grande progetto di ricerca e sviluppo a lungo termine. Si può finanziare un piccolo gruppo per 10 anni o un grande gruppo per 9 ed ottenere lo stesso risultato a 10 volte il costo del piccolo gruppo. La differenza è che le risorse impiegate nel grande gruppo possono essere usate per finanziare altri 9 gruppi (in aggiunta al primo) e in 10 anni avere 10 progetti completati invece che uno in 9.

Chi è stato più veloce? Chi ha sviluppato 10 progetti in 10 anni o chi ha sviluppato un progetto in 9?

L'analisi economica non è sostituibile dalle mode del momento.
Non è la guerra che guida lo sviluppo della società e degli individui, ma la volontà di ottenere una condizione individuale migliore. A volte questo conduce alla guerra, altre volte no. La società si sviluppa quando gli individui decidono di seguire delle regole che permettono alla società di formarsi e mantenersi nel tempo nelle condizioni presenti. Quando l'osservanza delle regole permette ad ogni individuo di prosperare, la società si sviluppa senza limiti e senza guerre. Quando gli individui (spesso in gruppi) deviano da queste regole, la società diventa sempre più violenta e meno produttiva e va in guerra con se stessa e gli altri. Le conseguenze sono che viene distrutta o si autodistrugge.

Ogni uno di noi da solo e collettivamente, deve decidere cosa è meglio per ogni cornice temporale a cui siamo interessati. Ed è nella natura individuale dell'uomo avere disaccordi su cosa è desiderabile. Non sappiamo tutto e tutte le nostre decisioni sono sempre basate su dati ed analisi incomplete. Ma questo permette di dedicare le risorse disponibili in direzioni differenti. E se le risorse usate sono quelle di chi decide di usarle in quel modo, ogni errore e fallimento viene pagato da chi ha fatto la scelta errata.

Ed è questo che, alla fine, ci permette di andare alla massima velocità possibile in una direzione produttiva e non autodistruttiva.



04 luglio 2022

Commenti alla OPEN LETTER TO ELON MUSK - BY BERNARDO MATTIUCCI · Ora Zero

OPEN LETTER TO ELON MUSK - BY BERNARDO MATTIUCCI · Ora Zero

L'articolo di Mattiucci dimostra una completa incomprensione di cosa è necessario per colonizzare lo spazio in modo massivo. Dove le parole operative sono "colonizzare" e "massivo".
Non ci interessano le colonie dove vivono quattro gatti e, di conseguenza, sono completamente dipendenti dalla terra madre. Se vuoi un figlio, lo vuoi in grado di sopravvivere e prosperare da solo e indipendentemente dalla famiglia. 

Lo sviluppo di Starship soddisfa un singolo scopo: avere un mezzo di trasporto veloce e poco costoso per merci e persone (non solo per lo spazio).

Starship abbassa radicalmente il costo per kg in orbita; rende anche possibile mettere in orbita carichi molto più grandi che in passato; rende possibile il trasporto rapido, punto-punto su quasi tutta la superficie terrestre (i poli sono un problema, ma chi ci abita?) a costi e tempi inferiori a quelli dei mezzi aerei esistenti e previsti in futuro: 90 minuti in qualsiasi parte del mondo ad un costo pari a quello del viaggio in Economy Class. (1)
Domanda, preferite fare Londra Tokio in Business Class a 3700€/ Economy Class 900€ e 12 ore di viaggio, oppure 1300€ e 90 minuti?

E, ovviamente, l'aereo richiede una pista di atterraggio, Starship una piattaforma MOLTO più piccola
Da un punto di vista di sicurezza, dubito ci sia modo di dirottare una Starship farla sbattere sul WTC.
Alcune merci di valore ma deperibili o che sono richieste in tempi brevi possono approfittare dei tempi rapidi di trasporto.

Quindi la domanda potenziale di Starship è estremamente più elevata di quella prevista solo per colonizzare lo spazio intorno alla Terra, la Luna e Marte. C'è da aggiungere la sostituzione del trasporto aereo a lunga distanza (già Roma-Londra e Milano-Londra è interessante) e tutti i mezzi richiesti dai militari per i loro scopi (poter portare sul campo uomini e mezzi in ore invece che giorni, poco o niente richiesta di aeroporti di grandi dimensioni).

In aggiunta, mano a mano che i mezzi usati per trasporti "locali" sulla Terra vengono usati e raggiungono la fine della loro vita utile, possono essere usati per i viaggi a senso unico sulla Luna e Marte. Perché se costruisci una colonia che vuole essere autosufficiente, all'inizio devi mandare tanta roba che deve restare li. Quindi avrebbe poco senso mandarci una Starship nuova di zecca. Per il materiale (che se perdi non ha molta importanza) usi l'usato garantito. Per i passeggeri usi la roba nuova (perché alcuni devono anche tornare indietro vivi).

10.000 Starships in 20 anni sono 500 Starships all'anno. Se immaginiamo un utilizzo per il trasporto di merci e persone in sostituzione degli aerei, direi che si può più che giustificare una simile produzione globale. Non mi stupirebbe che fosse sottostimata di un'ordine di grandezza.

Quello che interessa, adesso, a Elon Musk e a SpaceX è fare quello che è stato fatto con Tesla: progettare e costruire le macchine che costruiscono le macchine. Il primo e più importante prodotto di Tesla sono le Gigafactory, che sono progettate per produrre le auto elettriche al costo più basso possibile, ma anche per essere riconfigurate rapidamente, per produrre differenti modelli a seconda delle richieste del mercato. E dato che sono progettate in modo modulare in modo che ogni modulo possa connettersi in 3D ad ogni altro modulo adiacente, possono essere replicate o espanse rapidamente.

Tesla ha 6 fabbriche, di cui 5 sono Gigafactory:

  • Giga Nevada
  • Giga Texas
  • Giga New York (caricatori, pannelli solari, etc.)
  • Giga Berlino (in costruzione)
  • Giga Shangai (in costruzione)

Quello che possiamo aspettarci da SpaceX è la stessa cosa: una Gigafactory fatta per sfornare uno o due Starship alla settimana. Seguita da altre Gigafactory simili (SpaceX COO e Presidente Gwinn Shotwell vuole poterne produrre uno al giorno

La produzione in massa serve a ridurre i costi aumentando la qualità (se produci esattamente la stessa cosa in continuazione diventi sempre bravo a farlo). Più Starship sono prodotte, più rapidamente si scoprono i problemi e i limiti, più rapidamente si risolvono i problemi.
Non solo, maggiore è la produzione, più facile e, successivamente, specializzare la produzione industriale di Starship per specifici scopi (trasporto planetario, trasporto in orbita, trasporto tra pianeti, etc.). Minore il costo marginale, maggiore la domanda, maggiore l'offerta di "usato" per il trasporto a senso unico di umani e mezzi. Starship dovrebbe avere un costo marginale di 20M di $ la dove un aereo commerciale di linea ha un prezzo intorno ai 100M di $. Anche raddoppiando il prezzo per includere il costo di accomodare dei passeggeri (e tenerli vivi fino all'arrivo) siamo ben sotto il costo di un aereo di linea normale.

Paragonare le Starship ai camion per il trasporto di un merci e persone tra Roma e Pechino è ingenuo. Nello spazio non ho attrito ed una volta che ho ottenuto il 90-99% dell'efficienza, non ha senso ingrandire ancora di più il progetto per recuperare quell'1%. Le risorse possono essere incanalate in altre direzioni più produttive. Non solo. Nulla impedisce, a parte cercare complicazioni inutili, assemblare più Starship in un singolo mezzo e lanciarle tutte insieme quando la finestra tra Terra e Marte si presenta ogni due anni.

Lamentarsi del rischio di un viaggio di 150-180 giorni quando per lanciare una missione devi aspettare la finestra giusta ogni due anni è come lamentarsi dei tempi di percorrenza di un aereo che parte due volte la settimana. Se succede qualche cosa di grave, che richiede un intervento immediato, abbiamo comunque un problema irrisolvibile. Motivo per cui si investe nel portare su Marte tutto quello che serve o potrebbe servire, in abbondanza. E si spalma il rischio su decine di migliaia di veicoli differenti. Alcuni di questi non arriveranno mai, il 99.9% arriveranno senza problemi.

Idem su Marte. L'economia marziana (ogni economia in generale) richiede competizione, per eliminare gli inefficienti e supportare chi produce efficientemente per i consumatori. La produzione di aria DEVE essere super decentralizzata e ben superiore alla necessità giornaliere. E le riserve di aria devono essere enormi. Tipo quello che abbiamo sulla Terra, dove ogni pianta produce ossigeno per conto suo e la quantità di ossigeno nell'atmosfera è sufficiente alla vita per molti mesi/anni, anche senza piante.

Il motivo per cui è necessario avere, al minimo, un milione di persone su Marte è che, nonostante ogni possibile automazione, è necessario avere abbastanza persone che sappiano far andare avanti ogni cosa necessaria. Non una o due, ma centinaia o migliaia. Più è necessaria e fondamentale, più persone devono sapere come produrla e usarla. Anche selezionando la popolazione su Marte al meglio possibile, e ottenendo un IQ medio di 120 (che, secondo la mia opinione, è il minimo indispensabile per la sopravvivenza di una società complessa su Marte e nello spazio) e i tratti caratteriali necessari a sopravvivere, lo sviluppo di una popolazione nell'ordine di decine di milioni di persone è fondamentale. Non si può rischiare la vita dell'unico neurochirurgo sul pianeta o dell'unico biochimico in grado di fare uno specifico lavoro. Di devono essere molti in grado di sostituirlo (magari non perfettamente, ma adeguatamente).

Non appena Starship inizierà ad essere prodotta in serie, la domanda di materie prime in orbita crescerà esponenzialmente e diventerà economicamente interessante recuperare il materiale dagli asteroidi. E, non appena il traffico commerciale tra Luna, Marte e Terra inizierà ad aumentare, la domanda per trasporti specializzati prenderà piede.

Ma c'è una pletora di tecnologie non utilizzabili sulla Terra che possono essere usate sulla Luna e su Marte, se e quando il traffico aumenta: Elevatori Spaziali per dirne una. I materiali che abbiamo adesso vanno bene per Marte e per la Luna, ma non sono sufficienti per la Terra. Una volta che c'è abbastanza traffico tra Terra e Luna, basta un carico di una Starship per portare sulla Luna il materiale per il primo Elevatore Lunare e, da quel momento, il costo di mettere in orbita i materiali prodotti sulla Luna scende al costo dell'elettricità (1$/kg a farla grande).

La domanda è come fa la domanda di traffico ad aumentare a sufficienza per giustificare gli investimenti? Solar Power Satellite. Ai costi permessi da Starship diventa economicamente interessante mettere in orbita (Geostazionaria o superiore) pannelli solari che producano energia elettrica da trasmettere a stazioni a terra (no, non si può cucinare nessuno).

In sostanza, non è solo una questione di andare su Marte, ma una questione di costruire l'ecosistema economico necessario per andarci, rimanerci, viverci bene e prosperare.

Poi i governi terrestri inizieranno a voler mettere tasse e altre cose simili è cominceranno a volare sassi belli grossi.





Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.