Il concetto di dromocrazia è uno strumento interpretativo della realtà: come tale è utile solo quando ci aiuta ad interpretare la realtà in modo da raggiungere i nostri scopi in modo più facile e rapido.
Se ci si pensa bene, ogni aspetto favorito in passato, come forza (capacità di cambiare la velocità di un oggetto), intelligenza (capacità di risolvere più rapidamente dei problemi astratti), capitale (chi ha l'attrezzatura adatta a ottenere uno scopo) sono forme di "velocità". Di conseguenza la dromocrazia è sempre stata presente, semplicemente venivano percepiti altri aspetti meno astratti e più vicini alla comprensione del tempo e del luogo in cui sono stati sviluppati.
In tutto questo, la cornice temporale in cui incaselliamo la nostra analisi è fondamentale: più piccola è la finestra temporale che ci interessa analizzare, più siamo interessati alla velocità. Più grande è la finestra temporale, più diventa interessante l'accelerazione (intesa come derivata di grado n della velocità).
La dromocrazia è solo, a mio avviso, la versione francese del Futurismo Marinettiano innamorato della tecnologia e della velocità che stava rivoluzionando i primi anni del 1900. Solo che invece di innamorarsi dell'automobile e dell'aeroplano (cosa, ormai, di tutti i giorni) si innamora dei computer (che negli anni 80 hanno cominciato a cambiare la società) e invece di chiamare "la guerra igiene del mondo" (brutta cosa a sinistra in quel periodo, ma non oggi), la chiama "forza che guida lo sviluppo della velocità".
Essendo un post-modernista il nostro Virilio tende a scrivere insalate di parole e innamorarsi di concetti che ritiene di capire. Ma, in realtà, la comprensione del concetto è estremamente limitata e spesso alterata dalla confusione nel significato delle parole usate. Non sorprende, in quanto il post-modernismo supporta la volontà prima della realtà e i desideri delle élite rispetto alle necessità della massa su cui è fondata la società. E quasi sempre cerca di ridefinire il significato delle parole a proprio uso e consumo.
Il concetto di velocità e accelerazione è multidimensionale, cosa che spesso sfugge alle menti semplici innamorate della novità. Uguale è il concetto di lotta: non c'è solo la guerra, ma anche la competizione e la collaborazione competitiva e la specializzazione. Gli interessi che mi mettono in competizione con qualcuno sono solo una parte degli aspetti che compongono le persone. Ci sono anche aspetti che ci permettono di collaborare. Due ristoranti, fianco a fianco, sulla stessa via, competono tra di loro per la clientela, ma possono collaborare tra di loro per l'illuminazione della strada in cui sono situati. Uno può specializzarsi in carne ed uno in pesce.
La domocrazia è una semplice analisi della realtà basata su una singola variabile che viene trattata come se fosse uno scalare (cioè senza una dimensione) invece che un vettoriale (con multiple dimensioni). Se visualizziamo il progresso dell'umanità e degli individui come il volume di una sfera, la domocrazia è come prendere un punto sulla superficie di quella sfera e spingerlo verso l'esterno. Più spingi verso l'esterno in quel singolo punto, più forti sono le forze esterne che ti contrastano (perché non solo agiscono di fronte, ma iniziano ad agire sempre più forte ai lati) e se eccedi un certo livello, la sfera inizia a collassare, perché vengono consumate più risorse generate.
Il modo più efficiente di aumentare il volume della sfera è quello di allargarla in tutte le direzioni nel modo più uniforme possibile, minimizzando la superficie esposta alle forze esterne. Questo non significa non sfruttare i punti di facile espansione (tipo i computer negli ultimi 60 anni), significa solo non innamorarsi di una particolare rotta solo perché è stata produttiva in passato.
L'esempio classico fatto da Moravec è quello di un grande progetto di ricerca e sviluppo a lungo termine. Si può finanziare un piccolo gruppo per 10 anni o un grande gruppo per 9 ed ottenere lo stesso risultato a 10 volte il costo del piccolo gruppo. La differenza è che le risorse impiegate nel grande gruppo possono essere usate per finanziare altri 9 gruppi (in aggiunta al primo) e in 10 anni avere 10 progetti completati invece che uno in 9.
Chi è stato più veloce? Chi ha sviluppato 10 progetti in 10 anni o chi ha sviluppato un progetto in 9?
L'analisi economica non è sostituibile dalle mode del momento.
Non è la guerra che guida lo sviluppo della società e degli individui, ma la volontà di ottenere una condizione individuale migliore. A volte questo conduce alla guerra, altre volte no. La società si sviluppa quando gli individui decidono di seguire delle regole che permettono alla società di formarsi e mantenersi nel tempo nelle condizioni presenti. Quando l'osservanza delle regole permette ad ogni individuo di prosperare, la società si sviluppa senza limiti e senza guerre. Quando gli individui (spesso in gruppi) deviano da queste regole, la società diventa sempre più violenta e meno produttiva e va in guerra con se stessa e gli altri. Le conseguenze sono che viene distrutta o si autodistrugge.
L'analisi economica non è sostituibile dalle mode del momento.
Non è la guerra che guida lo sviluppo della società e degli individui, ma la volontà di ottenere una condizione individuale migliore. A volte questo conduce alla guerra, altre volte no. La società si sviluppa quando gli individui decidono di seguire delle regole che permettono alla società di formarsi e mantenersi nel tempo nelle condizioni presenti. Quando l'osservanza delle regole permette ad ogni individuo di prosperare, la società si sviluppa senza limiti e senza guerre. Quando gli individui (spesso in gruppi) deviano da queste regole, la società diventa sempre più violenta e meno produttiva e va in guerra con se stessa e gli altri. Le conseguenze sono che viene distrutta o si autodistrugge.
Ogni uno di noi da solo e collettivamente, deve decidere cosa è meglio per ogni cornice temporale a cui siamo interessati. Ed è nella natura individuale dell'uomo avere disaccordi su cosa è desiderabile. Non sappiamo tutto e tutte le nostre decisioni sono sempre basate su dati ed analisi incomplete. Ma questo permette di dedicare le risorse disponibili in direzioni differenti. E se le risorse usate sono quelle di chi decide di usarle in quel modo, ogni errore e fallimento viene pagato da chi ha fatto la scelta errata.
Ed è questo che, alla fine, ci permette di andare alla massima velocità possibile in una direzione produttiva e non autodistruttiva.