24 dicembre 2010

Le pillole hanno Occhi: L’arrivo dei medicinali con microchip

Novartis ha annunciato che vuole ottenere il permesso di utilizzare “pillole intelligenti” con dei microchip al loro interno nei prossimi 18 mesi. La tecnologia in questione è stata sviluppata dalla Proteus Biomedical (stata acquisita dalla Novartis per 24 milioni di $). Il chip trasmette dati ai sanitari in modo da permettere di verificare la corretta assunzione dei farmaci e di modificare la prescrizione secondo le richieste del paziente.

I farmaci utilizzati non cambiano, ma il chip all’interno della pillola, una volta arrivato nello stomaco ed esposto ai succhi gastrici, si attiva comunicando l’ora di attivazione ad un cerotto sulla pelle del paziente. Il cerotto ritrasmette il segnale ad uno smartphone (buon motivo per comprarne uno se non lo avete ancora) che a sua volta lo ritrasmette al medico. Questo assicura il vostro medico che stiate prendendo i vostri farmaci nelle quantità e tempi previsti. Altri dati potrebbero essere trasmessi, come la temperatura corporea o la frequenza cardiaca.

La Novartis vuole iniziare ad introdurre questa tecnologia nei medicinali usati per controllare il rigetto nei pazienti trapiantati. Ma i problemi maggiori vengono dal rispetto della privacy (i dati possono essere capatati da altri?) oppure dal rispetto della libera scelta del paziente nel caso di terapie psichiatriche (il paziente sta prendendo oppure no la sua dose di Acido Valproico oppure di Litio oppure di Clozapina?).

Paranoie a parte, le possibilità offerte dai microchip nei farmaci sono enormi, come ad esempio seguire esattamente l’assunzione di farmaci e gli effetti di ogni singolo paziente e adattare il trattamento farmacologico in tempo reale (quasi sicuramente con l’uso di un computer che assista il medico, che altrimenti sarebbe sopraffatto dalla mole di dati da gestire).

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Un Robot Industriale a 5.000$?

Hearthland Robotics è l’azienda è stata fondata da Rodney Brooks, ex Direttore del MIT Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory e co-fondatore della iRobot dove con il suo team ha inventato il Roomba. L’anno scorso, l’azienda si è assicurata un finanziamento di serie A di 7 milioni di $ e un finanziamento di serie B di altri 20 milioni quest’anno. Tra gli investitori c’è il Bezos Fund (il fondo personale di Jeff Bezos, fondatore di Amazon).

Saranno intelligenti e coscienti. Sarà possibile insegnare loro, saranno sicuri e a buon mercato. Ci renderanno produttivi in modi che non abbiamo mai immaginato.
I robot rinvigorirannol’industria e inietteranno nuova vita nell’economia. Renderanno le imprese più competitive. Eviteranno ai posti di lavoro di muoversi all’estero. Dimostreranno il potere della genialità americana.

I robot cambieranno il modo in cui pensiamo la produzione. E Heartland cambierà come pensiamo ai robot.

Sebbene sia in “stealth mode”, la modalità invisibile tenuta dalle aziende che stanno avvicinandosi a entrare sul mercato con i loro prodotti e servizi, per evitare che i concorrenti possano anticipare le loro mosse, la visione della Hearthland Robotics è chiara

Macchine e uomini che lavorano fianco a fianco.

Era considerata roba da fantascienza. Adesso è solo scienza. La robotico è progreditaal punto dove i robot industriali non sono più il dominio di pochi grandi produttori in una manciata di industrie. Preso ogni produttore sarà in grado – velocemente, a buon mercato, senza abilità tecniche particolari – di acquistare un robot e integrarlo nel processo di produzione.

e Rodney Brook l’ha spiegata chiaramente nel 2009 alla conferenza Maker Faire Bay Area 2009 e

 Un articolo del Boston.com elenca i dirigenti e gli sviluppatori che lavorano per la Hearthland e sono nomi di spicco, già coinvolti in molti altri progetti di successo. L’articolista ha parlato con tre persone che hanno visitato l’azienda e visto le dimostrazioni della nuova tecnologia e tutte si sono dette impressionate, sebbene abbiano ancora dubbi sui tempi necessari per perfezionare e commercializzare un robot generalista. Il robot appare umanoide dal torso in su, su una stazione mobile ma non semovente, con due braccia dotate di manipolatori e una telecamera dove dovrebbe stare la testa. Il robot può essere addestrato a compiere delle operazioni ripetitive semplicemente muovendo i manipolatori, niente software da scrivere. Il robot è in grado di sentire se ci sono persone vicine e quindi non è pericoloso per gli umani che lavorano nelle vicinanze.

Il target del prezzo è di 5.000 $ (quanto, per esempio, un tornio professionale).

Il robot ha l’obiettivo di sostituire la manodopera a bassa qualificazione, (ad esempio, gli assemblatori cinesi) a cui è richiesta una abilità manuale pari a quella di un comune bambino di 6 anni (per esempio assemblare la scatola dell’iPhone). Questo permetterebbe di rinnovare la base industriale e artigianale moltiplicandone la capacità produttiva di 10 volte almeno. Cosa di cui abbiamo disperatamente bisogno: dati i trend demografici attuali i paesi economicamente sviluppati vedranno il numero di persone che lavorano rispetto a quelle dipendenti diminuire vertiginosamente.

L’adozione da parte delle piccole e medie industrie permetterà, inoltre, una maggiore agilità nel soddisfare una domanda mutevole in brevissimo tempo. A sua volta, una ampia adozione di robot industriali a basso costo finanzierà lo sviluppo di robot per altre nicchie del mercato. Per non parlare del fatto che piattaforme robotiche a basso costo permetteranno di sperimentare utilizzi nuovi ed innovativi mai sognati prima.

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23 dicembre 2010

L'interfaccia di Minority Report usando XBox Kinect

Nel film Minority report, Tom Cruise controllava dei files multimediali attraverso una interfaccia collegata ai guanti che indossava. Adesso, con l’uso di Kinect di Xbox, potete farlo anche voi, senza guanti al modico prezzo di 150 $.

Garratt Gallagher, il creatore dell’interfaccia, mostra alcuni modi basilari per controllare l’interfaccia nel video che segue:

Questo non è il solo progetto innovativo a sfruttare l’interfaccia prodotta da Microsoft. Per esempio, uno studente del MIT ha collegato Kinect ad un Roomba della iRobot rendendolo in grado di percepire la presenza degli umani e rispondere ai loro ordini.

Tutti questi progetti si basano su pacchetti software Open Source (Linux in particolare) liberamente disponibili e gadget elettronici disponibili sul mercato consumer a prezzi abbordabili da qualsiasi tasca.

Ci si domanda se gli amministratori di Microsoft si rendano conto delle possibilità aperte da Kinect per il mondo PC e del fatto che è il loro miglior prodotto ad arrivare sul mercato da anni.

L’esplosione di nuove interfacce disponibili per il mercato consumer rende possibile, con il software Open Source, lo sviluppo di prodotti e applicazioni che rivoluzioneranno il modo di interagire, usare e sviluppare i dispositivi elettronici che usiamo tutti i giorni sia per lavoro che per divertimento. Non sorprende che qualcuno faccia fatica a comprenderne le possibilità.

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Campi di Fragole Robotici

Ricollegandomi al post Addio Catena di montaggio – a meno che tu non sia un robot voglio segnalare un articolo di Singularity Hub  Japan’s Robot Picks Only the Ripest Strawberries (video).

Non solo i robot stanno sostituendo gli umani nelle catene di montaggio in compiti sempre più delicati grazie allo sviluppo di attuatori sempre più avanzati, ma stanno iniziando a fare la loro comparsa anche nel campo dell’agricoltura, che usa ancora moltissima manodopera umana.

Chi conosce il concetto di Vertical Farming può ben comprendere come si sposi perfettamente con la meccanizzazione spinta e la robotizzazione avanzata dell’agricoltura. Non solo per le fragole, ma per tutti i tipi di frutta e verdura. Le fragole in Giappone sono solo l’inizio. Altri tipi di frutti di bosco seguiranno. Poi la tecnologia, con il discendere dei costi e ripagati gli investimenti, potrà essere applicata anche a prodotti meno costosi come pomodori , zucchine, peperoni e melanzane. Il tutto per fornire al consumatore cibi migliori sia dal punto di vista del sapore che nutritivi.

Il maggiore problema per l’implementazione di questa tecnologia in Italia è l’elevato costo dell’energia elettrica. Ma, forse, se il piano per il nucleare va avanti potrebbe essere superato. A me non dispiacerebbe se, di fianco all’ipermercato, costruissero una fattoria verticale di 10 piani per produrre frutta e verdura fresca. Questo darebbe un significato differente alla frase “dal produttore al consumatore” e allo slogan “cibo a km zero”.

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To-Do Japan’s Robot Picks Only the Ripest Strawberries (video) | Singularity Hub

Ricollegandomi al post Addio Catena di montaggio – a meno che tu non sia un robot voglio segnalare un articolo di Singularity Hub  Japan’s Robot Picks Only the Ripest Strawberries (video).

Non solo i robot stanno sostituendo gli umani nelle catene di montaggio in compiti sempre più delicati grazie allo sviluppo di attuatori sempre più avanzati, ma stanno iniziando a fare la loro comparsa anche nel campo dell’agricoltura, che usa ancora moltissima manodopera umana.

Chi conosce il concetto di Vertical Farming può ben comprendere come si sposi perfettamente con la meccanizzazione spinta e la robotizzazione avanzata dell’agricoltura. Non solo per le fragole, ma per tutti i tipi di frutta e verdura. Le fragole in Giappone sono solo l’inizio. Altri tipi di frutti di bosco seguiranno. Poi la tecnologia, con il discendere dei costi e ripagati gli investimenti, potrà essere applicata anche a prodotti meno costosi come pomodori , zucchine, peperoni e melanzane. Il tutto per fornire al consumatore cibi migliori sia dal punto di vista del sapore che nutritivi.

Il maggiore problema per l’implementazione di questa tecnologia in Italia è l’elevato costo dell’energia elettrica. Ma, forse, se il piano per il nucleare va avanti potrebbe essere superato. A me non dispiacerebbe se, di fianco all’ipermercato, costruissero una fattoria verticale di 10 piani per produrre frutta e verdura fresca. Questo darebbe un significato differente alla frase “dal produttore al consumatore” e allo slogan “cibo a km zero”.

 

Japan’s Robot Picks Only the Ripest Strawberries (video) | Singularity Hub

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05 novembre 2010

La Rigenerazione delle Salamandre come una via alla Rigenerazione di Arti negli Umani

W:Axolotls, (albino specimens)

Image via Wikipedia

Maria Konovalenko pubblicizza un interessante articolo ( Evidence for the Local Evolution of Mechanisms Underlying Limb Regeneration in Salamanders ). In questa ricerca gli autori, attraverso lo studio di alcune salamandre geneticamente modificate, sono giunti alla conclusione che la capacità di rigenerazione delle salamandre della specie axolotl non è dovuta a cellule staminali pluripotenti, ma solo a cellule staminali tessutali. In pratica, dalle cellule del muscolo si riformano i muscoli, mentre dalle cellule nervose si riformano i nervi e da quelle dermiche si riforma il derma, etc.

Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno preso degli embrioni di salamandra, hanno rimosso le cellule che sarebbero andate a formare le gambe e le hanno sostituite con cellule geneticamente modificate che esprimevano una proteina fluorescente. Una volta che l’embrione si è sviluppato in un individuo adulto, le cellule brillavano sotto il microscopio. Una volta amputata la zampa, è stato possibile osservare direttamente le singole cellule unirsi al blastema e ricrescere.

Al contrario di quello che ci si aspettava, solo le cellule appena sotto la pelle potevano diventare cellule di altro tipo, mentre le cellule dei muscoli costruivano e quelle della cartilagine costruivano cartilagine.

Il prossimo passo della ricerca è di scoprire quali sono le informazioni genetiche che governano la formazione del blastema e verificare se questo approccio può essere applicato anche ai mammiferi e all’uomo in particolare.

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In Situ Bioprinting per la guarigione rapida dei tessuti

Ne abbiamo già parlato l’anno scorso, con la spedizione delle prime stampanti di questo genere ai vari laboratori di ricerca, e adesso vediamo i primi risultati pubblicati.

In Situ Bioprinting of the Skin for Burns è stato presentato alla American College of Surgeons Clinical Congress. I ricercatori del Wake Forest Institute for Regenerative Medicine (Weixin Zhao, Tamer Aboushwareb, Dennis Dice BS, Anthony Atala, James J Yoo) hanno mostrato i risultati di un esperimento fino ad ora unico: l’utilizzo di una stampante inkjet che usa cellule di tessuto vivente al posto dell’inchiostro. La ricerca ha mostrato una guarigione rapita già nelle prime due settimane, con la chiusura della ferita entro la terza settimana, nei soggetti trattati (ma non in quelli non trattati).

La capacità di coprire le ferite da ustione e simili è importante in quanto la perdita completa (pieno spessore) della pelle di una dimensione superiore a 4 cm non guarisce mai autonomamente. Il trattamento sarà importante per 10.000-40.000 persone negli USA e venti volte tanto nel resto del mondo.

La stampante dispone di due testine, una delle quali espelle le cellule della pelle miste a fibrinogeno (un coagulante del sangue) e collagene di tipo I (il componente principale del tessuto connettivo delle cicatrici). L'altra testina espelle la trombina (un altro coagulante).
Come i componenti delle resine a presa rapida che devono essere tenuti separati fino a quando la miscelazione provoca una reazione chimica che indurisce la resina, i prodotti delle due testine di stampa si mescolano e formano immediatamente la fibrina, una terza proteina a sua volta coinvolta nella coagulazione del sangue. La miscela è completamente ricoperta da uno strato di cheratinociti (cellule della pelle), depositati con lo stesso metodo di stampa.

In futuro la ricerca sarà condotta anche sui maiali, che hanno una pelle più simile a quella umana.

Solo negli USA muoiono per ustioni 4.000 persone ogni anno; 40.000 persone vengono ospedalizzate, di cui 25.000 in centri specializzati; e vengono trattate 500.000 ustioni ogni anno. Il 38% degli ospedalizzati hanno ustioni su più del 10% della superficie del corpo, mentre il 10% ha ustioni su più del 30%. La maggior parte ha ustioni su parti fondamentali come viso, mani, piedi.

In molti casi le ustioni, anche se trattate, sono gravemente invalidanti e richiedono cure estremamente lunghe e dolorose. Questa tecnologia, pienamente sviluppata, ha la possibilità di ridurre notevolmente il dolore delle vittime, il costo delle cure e il livello di invalidità, non che il numero di vite perse.

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Cinque settimane per rigenerare la punta del dito

Un articolo della CNN descrive l’avventura di una donna per avere la punta del suo mignolo rigenerata – cinque settimane in cui ha ignorato i consigli dei medici e ha scritto e-mail a specialisti in giro per gli Stati Uniti.

1. La punta del dito di Deepa Kulkarni è tagliata via da una porta
2. Un chirurgo ortopedico e medico di pronto soccorso ha detto che non era possibile ricucire la punta del dito al moncherino e uno specialista ortopedico ha suggerito di amputare ulteriormente per permettere al moncherino di guarire meglio.
3. Viene trovato il sito web e la e-mail del Dr. Stephen Badylak, dell'Università di Pittsburgh medico e pioniere della rigenerazione della punta delle dita (è apparso in “60 minutes” e da Oprah [programmi popolari negli USA - NdR])
4. Kulkarni prende un appuntamento con il Dr. Michael Peterson, un chirurgo ortopedico di Davis. In un primo momento, Kulkarni dice di essere titubante a provare la rigenerazione dei tessuti perché non l’ha mai fatta prima, ma lei gli da qualche materiale da ricercare, e lei dice che alla fine lui accetta di provare.

La terapia ha richiesto di pulire il dito e rimuovere il tessuto cicatriziale - un processo chiamato debridement - e poi immergere il dito nella polvere per lesioni MatriStem. Dopo sette settimane di trattamento, la punta del dito è ricresciuta.

Siate precisi nel tenere la documentazione. Kulkarni, per esempio, ha fotografato il suo mignolo durante varie fasi della rigenerazione, e ha inviato le immagini via e-mail a vari medici e in seguito alla compagnia di assicurazione per convincerla a rimborsare i 1.665 dollari spesi per il farmaco che ha rigenerato il suo mignolo.

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Perché il Reattore Veloce Integrale doveva morire

L’ Integral Fast Reactor (IFR, in origine Advanced Liquid-Metal Reactor) è un tipo di reattore nucleare autofertilizzante. Questi reattori sono progettati per estrarre quasi tutta l’energia dell’Uranio e del Torio, diminuendo le necessità di carburante di quasi 100 volte. In pratica con la tecnologia IFR da sola sarebbe possibile mantener il consumo mondiale attuale di energia per un miliardo di anni.

Il Department of Energy degli USA aveva un progetto IFR fino al 1993, quando venne cancellato. Altri paesi hanno reattori autofertilizzanti in via di sviluppo e in uso. L’idea, infatti, non è nuova.

Engineer-Poet, però, in un commento ad un articolo su The Oil Drum, cita un documento non classificato del DoE:

During the 50 years that the Federal Government controlled the U.S. uranium enrichment enterprise, DOE generated over 700,000 metric tons of depleted uranium hexafluoride (DUF6).

About 10% of that is suitable for enrichment to LWR fuel, but fast breeders or converters can use 100% of it.  At 0.8 tons of metal/GW-yr, that is 590,000 GW-yr of generation or 590 years at 1 TWe without mining another gram of uranium.  The USA is currently using about 450 GW average.

Il che significa che, volendo, gli USA potrebbero produrre tutta l’energia che consumano annualmente (non solo quella elettrica) utilizzando degli IFR senza dover estrarre un grammo di uranio per i prossimi 400 anni.

Pensateci: l’industria del carbone chiusa, quella del petrolio ridotta a rifornire l’industria chimica, niente petroliere in giro per il mondo, nessun incidente petrolifero, zero CO2, elettricità che costa la metà rispetto ad adesso, nessun ricatto da parte dei paesi produttori di idrocarburi (penso al Medio Oriente e alla Russia in particolare), l’inquinamento da idrocarburi scomparso, niente soldi che finanziano regimi dispotici o terrorismo.

Sarebbe bello, ma non per tutti. Se foste i proprietari delle industrie basate sugli idrocarburi vedreste quasi tutta la vostra ricchezza scomparire. Tutto il denaro che vi permette di frequentare politici, belle donne e di cenare con capi di stato sparirebbe inesorabilmente. Ma anche i politici e gli attivisti ecologisti, senza più nulla contro cui protestare, come potrebbero cenare ad aragoste e permettersi di fare congressi e summit a Bali o in altre zone esclusive ed esotiche?

Ecco perché il progetto dell’IFR doveva morire.

The Ergosphere: Why the Integral Fast Reactor had to die

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14 ottobre 2010

SpaceShipTwo vola libera per la prima volta

Il 10/10/10210 SpaceShipTwo di Virgin Galactic ha eseguito il suo primo volo planato, con successo, distaccandosi dall’aereo madre WhiteKnightTwo. Questo volo di prova è l’ultimo successo della Virgin Galactic e della Scaled Composite ed arriva ad un anno di distanza dalla presentazione pubblica dell’aereo e a sette mesi dal suo primo volo (connesso al WhiteKnigthTwo). SpaceShipTwo release

"Questo è stato uno dei giorni più emozionanti di tutta la storia della Virgin”, ha detto Sir Richard Branson in una dichiarazione rilasciata dopo la prova. "Per la prima volta, da quando abbiamo seriamente iniziato il progetto nel 2004, ho visto la prima nave spaziale commerciale con equipaggio atterrare sulla pista del Mojave Air and Space Port, ed è stato un grande momento. Ora, il cielo non è più il limite e inizieremo il processo per spingerci oltre per l'ultima frontiera dello spazio il prossimo anno. "

Molti altri voli planati seguiranno questo, nei prossimi mesi, per perfezionare i dettagli dell’aerodinamica del veicolo. Il primo volo in cui sarà usato il motore a razzo ibrido dovrebbe avvenire all’inizio del prossimo anno. Burt Rutan, progettista capo del progetto, ha dichiarato che vuole tra i 50 e 100 voli di prova prima che SS2 inizi i voli commerciali con passeggeri, che sono previsti tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013.

Il prezzo di un posto nei primi voli è di 200.000$, ma ci si aspetta che scenda a qualche decina di migliaia dopo l’ingresso sul mercato di concorrenti come Armadillo Aerospace, Blue Origin e XCOR Aerospace.

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Salvati dal capitalismo

Approfitto del fatto che si discute della giusta struttura economico politica per arrivare agli obiettivi transumanisti di immortalità, potenziamento mentale e fisico e crescita illimitata per linkare ad un articolo del Wall Street Journal che parla del recente successo nel recuperare i minatori cileni.

la dinamica profitto = innovazione era presente ovunque nella zona di salvataggio della miniera.

25 anni fa, se dei minatori si fossero trovati intrappolati a 1 km di profondità in una qualsiasi parte del mondo, sarebbero morti senza possibilità di essere salvati. La differenza, tra oggi e 25 anni fa sta tutta nell’esistenza di una punta di perforazione inventata e prodotta dalla Central Rock Inc. Questa piccola società della Pennsylvania da lavoro impiega 74 persone e il suo presidente, una volta saputo del disastro ha offerto la sua punta ai cileni.

Per farla corta, quella punta per perforazione è un esempio di tecnologia pesante, sviluppata da una azienda che è in affari per guadagnare. Per questo motivo lavorano per innovare la tecnologia e le prestazioni di una punta di trapano. E se riescono a guadagnare possono produrre altra innovazione.

Il cavo che faceva funzionare quella punta veniva dalla Germania, il cavo a fibre ottiche che permetteva la comunicazione veniva dal Giappone, dalla Corea del Sud arrivava un cellulare con incorporato un proiettore che ha permesso ai minatori di sentire, vedere essere visti e sentiti dall’esterno. Jeffrey Gabbay, il fondatore della Cupron Inc. ha fornito i calzini in fibra di rame  che uccidevano i batteri che si annidavano nei piedi dei minatori, evitando le infezioni.

Tutto questo, il capitalismo lo ha creato prima che fosse necessario a salvare delle persone, perché degli inventori indipendenti e decentralizzati risolvono i problemi senza aspettare che una burocrazia che comanda-e-controlla richieda queste soluzioni.

Un blogger nota anche che i minatori cileni hanno avuto la fortuna di avere come presidente che non è un avvocato (come Obama), ma un imprenditore come Sebastián Piñera che ha fatto fortuna gestendo una compagnia aerea, che richiede di saper padroneggiare livelli estremamente elevati di complessità operativa (ogni riferimento all’Italia è puramente casuale). Non per nulla, il Cile si trova davanti anche agli USA nella libertà economica e, proprio grazie a questa resilienza, il Cile ha salvato molte più vite pochi mesi fa, dopo il più forte terremoto degli ultimi 40 anni.

Il socialismo (di ogni tipo, dalla versione Marxista a quella Social-Democratica, Islamista, Catto-Comunista, Fascista o Nazional Socialista) ignora la natura umana e rimuove gli incentivi a lavorare duramente, a essere geniali, a innovare e rischiare. Quando tutto quello che fa il tuo governo è di toglierti quello che avresti guadagnato in più rispetto ai tuoi concittadini, che motivo c’è per sudare e restare alzati fino a notte inoltrata per fare di più? Molto più proficuo è chiedere, con le buone o le cattive, che il governo tolga ad altri per dare a te. Ne abbiamo visto di esempi simili in Italia e in tutta Europa (recentemente in Grecia), dove gruppi organizzati manifestavano, minacciavano e alcune volte compivano violenze, per  ottenere o per mantenere privilegi (come la pensione di reversibilità per le figlie zitelle o la pensione alle donne dopo 15 anni di lavoro, all’età di 30 anni).

Adottare il modello economico corretto è importante oggi come lo è stato in passato, probabilmente di più, dato che la concorrenza ormai è globale e i paesi che una volta consideravamo Terzo Mondo o In Via Di Sviluppo stanno facendo di tutto per ottenere il nostro livello di benessere. Il Cile, il Brasile, il Perù e la Colombia stanno lasciando indietro i loro vicini sud americani e le loro fallimentari politiche economiche e sociali, così come paesi come il Giappone, la Cina, l’India, Singapore e la Corea del Sud hanno lasciato indietro i loro vicini asiatici.

Per non rischiare di rimanere indietro ed essere lasciati nell’oscurità, lasciamo che i nostri innovatori ci salvino; non leghiamo loro le mani, non derubiamoli dei frutti del loro lavoro, non forziamoli ad andare all’estero per vivere, creare ed innovare.

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Nautilus Minerals la prima società mineraria commerciale che minerà il fondo dell’oceano per estrarre oro e rame.

In uno studio pubblicato online sulla rivista Mineralium Deposita Lawrence Cathles, professore di Scienze della Terra e dell’Atmosfera alla Cornell University afferma che esistono depositi di minerali sul fondo del mare sufficienti a rifornire l’economia mondiale per 6.000 anni, dati i consumi attuali. I minerali si troverebbero in quelli che sono chiamati "depositi massivi di solfiti vulcanici” (volcanogenic massive sulfide (VMS) deposits) che si formano nei punti in cui la crosta terreste di spezza e le placche tettoniche si allontanano tra di loro, permettendo al magma di salire in superficie. La lava, in cambio, riscalda l’acqua marina a 350 °C che poi passa attraverso la crosta per convenzione e deposita i minerali nei punti in cui l’acqua viene espulsa nell’oceano. La quantità di minerali appare sufficiente a permettere uno stile di vita moderno a tutta la popolazione mondiale, praticamente per sempre.

Nautilus Minerals è la prima compagnia privata a esplorare il fondo dell’oceano per sfruttare commercialmente i depositi di VMS (volcanogenic massive sulfide) per l’estrazione di oro e rame e sta sviluppando il suo primo progetto: Solwara 1. Il progetto è localizzato nelle acque della Papua Nuova Guinea. Nella società hanno investito Teck (6.8%), Anglo American (11.1%) ed Epion (21%). Quest’ultima è controllata, a sua volta, dal fondatore di Metalloinvest una dei gruppi minerari e metallurgici più grandi e dalla crescita più rapida della Russia. La compagnia ha un valore di mercato di 300 M di US$.

Progetto di Sviluppo  Solwara 1
* Costo competitivo di produzione in mare
* Costo di produzione offshore di 70 US $ alla tonnellata (con un margine del 10% per gli imprevisti) di risorse che hanno un valore medio di circa 1000 $ per tonnellata
* Beni strumentali US $ 383.000.000 per la produzione offshore
* Autorizzazione Ambientale
* Ingegneria a buon punto (24 mesi di lavoro)
* Sourcing JV partner di sviluppo
* Estrazione di 1,2 milioni di tonnellate / anno con possibilità di aumentare a 1,8 milioni di tonnellate l'anno
* Calendario di 30 mesi tra l’inizio della costruzione e l’estrazione dei primi minerali (da giugno 2010)

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29 settembre 2010

Virgin Galactic offrirà voli commerciali entro 18 mesi

Virgin Galactic, stando alle affermazioni di Sir Richard Branson, sta progredendo come previsto e entro 18 mesi (marzo 2012) sarà in grado di offrire i primi voli commerciali nello spazio per clienti paganti. Saranno anche offerti servizi di lancio per mini satelliti. L’azienda sta anche guardando con interesse allo sviluppo di habitat orbitali e sulla Luna.

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26 settembre 2010

Un Antiossidante che può entrare nei Mitocondri

 

Vladimir Skulachev ha dimostrato che l’ SKQ1 può penetrare nei mitocondrie avere effetti sugli ossidanti (la maggior parte degli anti-ossidanti, compresi quelli nei supplementi non possono entrare nei mitocondri in quantità sufficiente). Lui e i suoi colleghi hanno dimostrato che l’ SKQ1 ppuò estendere la durata della vita di funghi, crostacei, insetti e topi. Quest’ultima è la notizia più eccitante e il team di Skulachev afferma diaver esteso la durata mediana della vita del 100%.

Il trucco per ottenere che l’SKQ1 arrivasse dentro ai mitocondri è stato di attaccare la molecola ad uno ione che gli ha permesso di attraversare prontamente la barriera cellulare ed entrare nello spazio tra le membrane mitocondriali (l’unica zona della cellula con una carica elettrica negativa) e neutralizzare gli ossidanti.

Da quel che si può leggere nei blog linkati, SKQ1 è solo una delle molecole che vengono ricercate in vari laboratori che hanno come obiettivo l’interno dei mitocondri e che potrebbero servire per curare una serie di malattie. La possibilità che possa estendere di molto la vita negli umani è limitata, ma probabilmente può comprare un decennio o due di vita in più, con un numero inferiore di problemi fisici. 

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CoProcessori Cerebrali

In un articolo su Technology Review, Edward Boyden, Brian Allen, Doug Fritz sostengono la necessità di sviluppare dei sistemi operativi in grado di permettere al cervello di lavorare insieme alle macchine.

I progressi degli ultimi anni nello sviluppare dispositivi miniaturizzati che possono essere impiantati nel cervello per stimolare punti specifici o addirittura singoli neuroni (ad esempio per curare il Morbo di Parkinson o la depressione) accoppiati ai progressi nello sviluppo di sistemi di monitoraggio dell’attività di piccoli gruppi o singoli neuroni, ci permettono di prevedere che combinando le singole tecniche sarà possibile stimolare specifici circuiti neuronali, registrarne l’attività e computare una strategia per far eseguire uno specifica elaborazione al cervello oppure metterlo nello stato desiderato.

Alcuni di questi “coprocessori cerebrali” son già in via di sviluppo, ad esempio, per perturbare lo stato cerebrale di un paziente epilettico, quando una crisi epilettica viene individuata dalla macchina, oppure sistemi per leggere le terminazioni nervose negli amputati e controllare arti artificiali. Ma, ci vuole poco, per vedere altre, ben più potenti applicazione un po’ più avanti nel tempo, come essere in grado di modificare il profilo di gestione del rischio di un tossicodipendente o di un giocatore d’azzardo patologico.

Il numero crescente di tecniche di monitoraggio e controllo dei neuroni potrebbe permettere lo sviluppo di coprocessori cerebrali se le tecnologie fossero disponibili attraverso piattaforme sufficientemente standardizzate e aperte. In questo modo, gli sviluppatori di una singola parte non dovrebbero continuamente preoccuparsi delle altre parti del sistema, ne reinventare continuamente cose già esistenti. Inoltre, ogni nuova tecnologia che venisse sviluppata potrebbe essere integrata molto più facilmente se esistesse una piattaforma standard di riferimento.

Semplici prototipi di questo sistema potrebbero permetterci di ottenere importanti informazioni su come funzionano determinate parti del cervello e quali sono le migliori strategie per controllarne il funzionamento. Una caratteristica molto utile in molte malattie data la natura plastica e adattativa del cervello.

In futuro, questi coprocessori cerebrali potrebbero essere abbastanza potenti da assistere il cervello nei suoi compiti cognitivi di alto livello e del prendere decisioni in situazioni complesse.

Ovviamente, bisogna procedere con cautela nel dare in mano a delle macchine la possibilità di catturare parte o tutta della nostra attenzione e nella loro capacità di determinare gli input e gli output della nostra mente. L’obiettivo è di aumentare la capacità del cervello di gestire direttamente singoli compiti senza perdere il focus sugli obiettivi di lungo termine. Sarà necessario sviluppare un sistema per misurare le capacità intellettive di un umano con coprocessore e compararle con quelle di un umano senza per valutare i punti di forza e deboli di entrambi e determinare la presenza o meno di caratteristiche emergenti.

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14 settembre 2010

Cuffie Emotiv EPOC EEG Hacked

Rilancio la notizia, con intervista, che un hacker / programmatore di nome Cody Brocious ha decodificato il sistema di trasmissione dei dati delle cuffie Epoc della Emotiv e ha creato una libreria Python (Cody's Emokit) per i programmatori che desiderassero cimentarsi nello sviluppo di applicazioni che utilizzino il set EEG.
La notizia è anche rimbalzata su Hack A Day:Python library for Emotiv EEG
Le cuffie per EEG della Emotiv sono, ad un prezzo di 250$, giusto all'interno del range di prezzo accessibile al normale consumatore / entusiasta / sviluppatore casuale. Per la prima volta, un HW di qualità per rilevare EEG + disponibile ad un prezzo accessibile. Sfortunatamente, la politica commerciale della Emotiv è alquanto conservativa e ancorata a modelli che considero superati e inefficienti, certamente inadatti al mercato a cui si rivolge. Il prezzo del kit compreso il software necessario per lo sviluppo di applicazioni (solo per Windows) parte da 750$ e si ottiene un sistema appena funzionante e utile solo per chi fa ricerca.
Con l'introduzione dell'Emokit, uno sviluppatore casuale può creare applicazioni per Windows, Linux o OsX e, di conseguenza, sviluppare applicazioni per PC, per iPhone o Android o altri sistemi operativi e supporti hardware. Già adesso si sta programmando lo sviluppo di un plug-in per interfacciare Emokit (e quindi Epoc) con OpenViBE (un programma open source ampiamente conosciuto ed utilizzato che ha già un plug-in per Neurosky Mindset - uno dei maggiori concorrenti di Emotiv per il mercato BCI consumer).
La mia previsione è che la presenza di questo kit di sviluppo gratuito e libero farà impennare la domanda delle cuffie Emotiv sul lungo periodo, con l'aumento del numero di applicativi disponibili e con la loro utilità. Se il progetto di Emotiv era quello di guadagnare sulle apps vendute attraverso un apps store come quello di Apple per iPhone, stava fallendo miseramente prima e adesso è condannato. Se, invece, era o diventerà quello di vendere il maggior numero di cuffie per EEG, ha un'ottima prospettiva.
Emotiv EPOC EEG Headset Hacked | h+ Magazine
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10 settembre 2010

BCI per iPhone a 100$

 A quanto pare, dovremo proprio abituarci ad usare la sigla BCI (Brain Computer Interface - Interfaccia Cervello Computer) nella vita di tutti i giorni: PLX Devices ha messo in vendita una BCI, PLX XWave, che permette di controllare il proprio iPhone, iPod Touch e iPad. Il prezzo, come detto, è di 99,99$.
La tecnologia usata da Xwave è  quella di NeuroSky. Oltre al dispositivo, viene commercializzato un SDK (Software Development Kit) per sviluppare applicazioni, sia per iPhone che per altre piattaforme come Android.


L'era delle BCI di massa si è appena aperta. Chissà cosa vedremo nei prossimi anni?

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17 agosto 2010

Spacex svela i suoi piani per il futuro

SpaceX, la società guidata da Elon Musk, ha discusso pubblicamente alcuni dettagli dei suoi piani di sviluppo futuro a proposito del motore Merlin 2, del Falcon X, del Falcon X Heavy e del Falcon XX.

Dalla sinistra dell’immagine vediamo il famoso Saturn V di von Braun (per dare idea della scala dei missili di cui stiamo parlando), il Falcon 9 con 9 motori Merlin 1D, il Falcon 9 con un singolo motore Merlin 2, il Falcon 9 Heavy con 27 Merlin 1D, il Falcon 9 Heavy con tre motori Merlin 2, il Falcon X con 3 motori Merlin 2, il Falcon X Heavy con 9 motori Merlin 2 con 6 motori Merlin 2.  Questo solo per il primo stadio. del missile, quello che serve per il decollo.

I missili sono/saranno in grado di portare in LEO (orbita bassa) nell’ordine: 10,5 , 11,5 , 32, 34, 38, 125 e 140 tonnellate di carico.

Altri dettagli che sono stati diffusi:

SpaceX vede con favore l’utilizzo di di motori ionici ad alta efficienza ("Hall thrusters") per le missioni senza umani a bordo (più lenti, ma più efficienti).

SpaceX ritiene che la soluzione per le missioni interplanetarie stia nell’utilizzo di motori termo nucleari, in grado di generare un rapporto spinta/peso molto maggiore rispetto ai motori ionici/solari (più veloci, ma più dispendiosi).

SpaceX ritiene che una missione umana su Marte tra il 2020 e il 2025 sia possibile se si inizia subito  progettare e testare l’hardware necessario.

SpaceX sta pianificando un motore, denominato Raptor, molto più grande.

Piani futuri di Spacex (17 pagine in PDF)

Un’ altro PDF dove si discute delle attuali capacità di SpaceX e dei lanci programmati fino al 2015

Anche la Cina sta considerando lo sviluppo di un missile in grado di lanciare carichi fino a 100 tonnellate.

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15 agosto 2010

Quant'è potente la "lobby degli OGM"?

Sfrutto il lavoro fatto da Atroce Pensiero e copio/incollo il suo articolo.
Ingrandite l'immagine per le fonti dei dati.



AtrocePensiero: Quant'è potente la "lobby degli OGM"?:
"Un grafico che non apporta assolutamente nulla al dibattito sugli OGM, ma almeno dovrebbe tappare un po' la bocca a quelli che 'le potenti...?' "

12 agosto 2010

Recenti Progressi nello Sviluppo di Uteri Artificiali

Al Fin ha un interessantissimo articolo al riguardo dello sviluppo di uteri artificiali per gestazioni extracorporee.
Al solito, uno degli ostacoli maggiori è la legislazione statale e i limiti etici decisi arbitrariamente da qualche commissione di impiccioni.
Certo lo sviluppo di una simile tecnologia causerà enormi problemi di adattamento sociale e importanti cambiamenti.  Un effetto certo è che i bambini nati dopo una gestazione extracorporea saranno mediamente più sani di quelli nati da una gestazione naturale. Il controllo sull’ambiente in cui si sviluppa il nascituro sarà estremamente più stringente di quello che è possibile ottenere in una donna (niente diabete gestazionale, stress vari, fumo di sigaretta, carenze di vitamine e minerali dovuti all’ambiente e alla dieta, squilibri ormonali della madre, etc. Dall’altro lato, senza le modifiche ormonali (ossitocina) prodotte da una gravidanza e dal parto, una donna farà più fatica a legarsi emotivamente al neonato.
Molte donne lavoratrici potranno avere figli senza dover rinunciare al lavoro per mesi. Non solo avere figli, ma averne molti. Anche se magari hanno dovuto aspettare ad averli dopo i 30 anni o i 40 (se hanno messo da parte per tempo i loro ovuli). Ugualmente, alcuni uomini potrebbero optare per avere figli senza l’assistenza di una donna.
La mia idea personale è che ci dovrebbe essere un premio tipo Mprize per incentivare lo sviluppo di questo tipo di tecnologia: un Premio Cicogna.
Al Fin: Recent Advances in Developing Artificial Uteruses -- Guest Article

07 agosto 2010

Immagine Libertaria


Se fa qua-qua come un’anatra, è un attivista di Greenpeace

Riprendo un articolo di Carlo Stagnaro pubblicato da Chicago Blog al riguardo della battaglia guerra di Giorgio Fidenato e dell'Associazione Futuragra, di cui abbiamo già riferito in passato su questo blog, per la libertà di impresa e di utilizzo di tecnologie moderne.

Il 30 Luglio, una squadra delle Sturmabteilung di attivisti di GreenPeace è entrata con la forza nel campo di proprietà di Giorgio Fidenato dove questi aveva seminato 6 (sei) semi di mais transgenico e lo ha devastato. Il sito di "la Repubblica" ha le foto dell'azione criminale di protesta. Dalle foto si può notare la somiglianza delle divise usate dai membri di Greenpeace con quelle di un' altro gruppo preoccupato con la purezza genetica.




Le foto sono tratte dalla Wikipedia. Quelle di Repubblica mostrano, oltre ai comuni squadristi attivisti mascherati, anche un ufficiale delle SS-Totenkopfverbände intento ad organizzare lo sterminio delle 6 piante razzialmente impure (ma non c'è una legge in Italia contro il burka travisarsi durante una manifestazione?).

Il mio dubbio è se sono io che sto facendo satira e parodia oppure sono i politici italiani; come l'On. Ranieri (Lega Nord) che critica gli OGM, ma li usa per dar da mangiare alle sue mucche ( FUTURAGRA, L’ON. RAINIERI USA MANGIMI OGM NEI SUOI ALLEVAMENTI. APPREZZAMENTO PER EQUILIBRIO MOSTRATO DAL MINISTRO GALAN) oppure la Coldiretti, che si unisce ai manifestanti anti-OGM e anti-Fidenato ma, di certo, vende mangimi OGM nei suoi consorzi agli allevatori (perché in Italia 3/4 dei mangimi sono importati e OGM). Per non dire del Governatore del Veneto Zaia, che approva, dalla sua poltrona, le azioni illegali e criminali di un gruppo di privati che si fanno le leggi da soli e le impongono agli altri. Oppure dei giornali che al 95% (cioè a parte il Foglio - aspetto segnalazioni di altri giornali) sostengono acriticamente le tesi di Greenpeace e delle lobby parassitarie che vivono di sussidi statali a spese dei cittadini onesti.

Più passa il tempo e più spero che la tecnologia del Seasteading maturi abbastanza da diventare usabile (in attesa della colonizzazione dello spazio). Così le persone oneste e produttive potranno fare "Ciao, Ciao" con la manina a quelli che vivono del loro lavoro e dirgli "Visto che non vi piacciamo, ce ne andiamo. Non vogliamo imporvi la nostra presenza".

OGM: tra autorizzazioni e procurati allarmi
Se fa qua-qua come un’anatra, è un attivista di Greenpeace
Squadrismi verdi 
LE IMMAGINI DEGLI ABUSI DI GREENPEACE! DENUNCIATI!

02 agosto 2010

Le Tre Congetture di Wretchard

Il 23 Settembre 2003 Richard Fernandez, che scriveva sotto lo pseudonimo di Wretchard il blog "Belmont Club" postò un articolo che è diventato il punto di riferimento di molte analisi politiche che riguardano l'Islam, la Guerra al Terrore (War on Terror), il Terrorismo Islamico. Il Titolo di questo articolo, che ho deciso di tradurre in italiano, è "Le Tre Congetture".
Attualmente, Richard e il suo blog sono ospitati da Pajama Media sul blog omonimo Belmont Club

Le Tre Congetture

Un sondaggio di Pew ha trovato che il 40% degli americani temono che una città degli Stati Uniti sarà distrutta da un attacco terroristico nucleare. James Lileks pensa che l'annientamento di una città è una certezza e segnerà solo l'inizio di una lunga e logorante lotta contro gli islamisti armati di auto-bomba nucleari.
Quanto la minaccia sia imminente è discutibile. Nonostante la percezione che la diffusione delle tecnologie abbia messo le armi di distruzione di massa alla portata di mano dei terroristi islamici - il cliché di un mullah che produce antrace in una caverna - le armi del terrorismo rimangono al livello degli anni '70. L'azione di Al-Qaeda dell'11 settembre è l'attacco terroristico più sofisticato nella storia. Eppure non usò nuove tecnologie, ma vecchie tecniche in modo creativo come il dirottamento di aerei. Gli esplosivi ad alto potenziale, le armi di piccolo calibro e i gas tossici restano ancora le armi dei terroristi.
Il fattore limitante è la mancanza di risorse ingegneristiche del terrorismo per produrre armi sofisticate. I principi di balistica, di chimica degli esplosivi e di aeronautica necessari per costruire aerei da combattimento sono ben noti, ma i gruppi come Al Qaeda non hanno il personale, le strutture e l'ambiente sicuro per trasformare questi concetti in oggetti funzionanti e quindi non hanno aerei da combattimento. Creare una bomba Atomica di uranio del tipo più semplice è paragonabile, per complessità di produzione, a costruire un Douglas DC-3, anche avendo a disposizione il materiale fissile. Ma i problemi di SAFF (sicurezza, armamento, attivazione e fuoco) da garantiscono quasi da soli che non possa essere sviluppata nella grotta di un mullah. Le armi degli Stati Uniti sono one point safe - hanno meno di una possibilità su un milione di esplodere accidentalmente se gli inneschi sono stati attivati in modo improprio. A meno che gli islamisti non progettino le loro armi allo stesso modo, queste sarebbero inutilizzabili. La storia della sicurezza delle fabbriche di bombe dei terroristi e la storia delle detonazioni premature di autobombe fanno prevedere che Islamabad sarebbe vaporizzata prima di Manhattan. Problemi analoghi esistono per le armi biologiche. Non ci sono impianti di Biosicurezza Livello 4 nelle aree tribali o nelle tende in Nord Africa e una epidemia accidentale che spazzi via la popolazione del Medio Oriente sarebbe di poco aiuto alla causa islamista. Solo uno stato nel breve termine - il Pakistan, l'Iran o la Corea del Nord - può avere le risorse e un territorio sicuro per produrre l'arma che Lileks e degli intervistati di Pew temono.

Congettura 1: Il terrorismo ha abbassato la soglia nucleare

Questi ostacoli alle capacità dei terroristi sono l'unico motivo per cui la War On Terror non ha ancora varcato la soglia nucleare, il punto in cui i nemici si combattono con armi di distruzione di massa. L'intento dei terroristi di distruggere gli Stati Uniti, a qualunque costo per se stessi, è un dato di fatto dopo l'11 Settembre. Solo la loro capacità è in dubbio. Si tratta di un rovesciamento della situazione della guerra fredda, quando la capacità dell'Unione Sovietica di distruggere l'America era data, ma la loro intenzione di farlo, a fronte di una sicura ritorsione, era dubbio. I sistemi di allarme rapido, dalla linea DEW del 1950 ai satelliti di supporto della Difesa erano elaborati meccanismi per accertare semplicemente l'intento dei Sovietici. Questo ha alzato molto la soglia nucleare della Guerra Fredda. Anche il lancio di un paio di testate da più megaton su obiettivi americani o di uno scontro nucleare tra le forze in mare non avrebbe causato necessariamente una Guerra Nucleare Globale, se l'autorità nazionale del comando americano fosse stata convinta che l'attacco sovietico fosse stato causato da cause accidentali o potesse essere contrastato con una risposta proporzionale, in altri le parole, senza l'intenzione di avviare uno scambio nucleare totale, non ce ne sarebbe stato nessuno.
In netto contrasto, la soglia nucleare contro il terrorismo può essere attraversato una volta raggiunta la capacità di attacco con armi di distruzione di massa. A differenza dei vecchi sistemi di allerta precoce, progettati per misurare l'intento dei sovietici, i sistemi di intelligence della War on Terror sono pensati per misurare le capacità. La questione rilevante della Guerra Fredda era 'hanno intenzione di utilizzare la bomba?'. Nella Guerra al Terrore, la questione rilevante è semplicemente 'hanno la bomba?' Ciò pone la soglia nucleare molto in basso. Quanto basso fosse il livello è stato empiricamente mostrato nei giorni immediatamente successivi all'11 settembre, quando è stato segnalato che gli Stati Uniti hanno esaminato - e respinto - una risposta nucleare all'attacco contro il World Trade Center. La soglia era quasi stata superata. Comunque sia, adesso sappiamo dalla National Security Presidential Directive 17 che un attacco terroristico con Armi di Distruzione di Massa, comprese quelle biologiche e chimiche, andrà oltre la linea:
"gruppi terroristici stanno cercando di acquisire WMD con lo scopo dichiarato di uccidere un gran numero di nostri cittadini e quelli di amici e alleati - senza rimorsi e senza preavviso. ... ... Gli Stati Uniti si riservano il diritto di rispondere con la forza schiacciante - anche mediante ricorso a tutte le nostre opzioni - all'uso di WMD contro gli Stati Uniti, le nostre forze all'estero, amici e alleati ".
Alcuni rapporti hanno suggerito che gli Stati Uniti avrebbero usato preventivamente armi nucleari tattiche - bunker busters - per distruggere le WMD dei terroristi. Non siamo più in Kansas [Citazione del "Mago di Oz", N.d.T.]. Nei bei tempi della Guerra Fredda i sottomarini Sovietici con missili balistici potevano incrociare al largo della costa americana, con centinaia di armi nucleari a bordo, senza essere disturbati dalla US Navy. Adesso una singola nave da trasporto di Al Qaeda che porti un'arma nucleare a bordo e fosse diretta a New York sarebbe attaccata senza pietà. Il tabù che ha trattenuto generazioni dallo sterminio di massa è stata mentalmente superato dall' Islam radicale e le lor mani brancolano cercando il pugnale.

Congettura 2: Ottenere le Armi di Distruzione di Massa causerà la distruzione dell'Islam

Questa maligna fissazione è stata riconosciuta nel discorso del presidente Bush a West Point nell'estate del 2002, quando ha concluso che "la deterrenza - la promessa di una rappresaglia di massa contro le nazioni - non significa nulla contro le reti ombra del terrorismo, con nessuna nazione o cittadino da difendere". Il nemico era ugualmente indifferente a inviti e minacce. Né essere carini - il ritiro dall'Iran di Jimmy Carter, l'abbandono del Libano di Reagan, della difesa dell'Arabia Saudita di Bush, il salvataggio dei mussulmani albanesi dal genocidio serbo da parte di Clinton, il pagamento di miliardi in aiuti all'Egitto e al Pakistan -, né la più grave delle minacce cambierebbe l'intento del nemico di distruggere e schiavizzare tutta l'America. Allah ha condannato l'America. I fedeli devono solo trovare i mezzi per portare a termine l'esecuzione.
Siccome la capacità è l'unica variabile di interesse nella War on Terror, maggiore è la capacità degli Islamici di colpire, più forte sarà la risposta. Un attacco irripetibile con un'arma di distruzione di massa produrrebbe una risposta differente da quella derivante da una capacità di colpire in modo costante e ripetitivo. La risposta ad un attacco irripetibile sarebbe limitata. Tuttavia, ammettiamo che il Pakistan o la Corea del Nord progettino un'arma affidabile plutonio che può essere costruita con "un punto di sicurezza" in qualsiasi officina meccanica con un minimo di abilità, dando ai terroristi islamici i mezzi per attaccare ripetutamente l'America a tempo indeterminato. In queste circostanze, non ci sarebbe alcun incentivo a ritorsioni proporzionate. Lo scambio di Armi di Distruzione di Massa escalerebbe in modo incontrollabile fino a che l'Islam fosse stato distrutto.
Consideriamo ora un caso in cui i terroristi islamici annientino una città, causando cinque volte i morti di Hiroshima e una risposta americana limitata.
Iterazione Perdite non islamichePerdite Islamiche
1 - 5 x 10 ^ 5 -2 X 10 ^ 6
Totale - 5 x 10 ^ 5 -2 X 10 ^ 6
In una guerra tra nazioni, il conflitto potrebbe fermarsi a questo punto. Ma dal momento che non c'è nessuno con cui negoziare una pace e nessuna voglia di fermarsi in ogni caso, i terroristi islamici continueranno, fino a che ne hanno la capacità e il ciclo di distruzione continuerà.
Iterazione Perdite non islamichePerdite Islamiche
1 - 5 x 10 ^ 5 -2 X 10 ^ 6
2 - 1 x 10 ^ 6 -5 X 10 ^ 6
3 - 5 x 10 ^ 6 -1,5 X 10 ^ 7
4 - 8 x 10 ^ 6 -3,0 X 10 ^ 7
5 - 1,5 x 10 ^ 7 -5,0 X 10 ^ 7
Totale - 2,95 x 10 ^ 7 -10,2 X 10 ^ 7
A questo punto, gli Stati Uniti soffocati dai cadaveri non potrebbero ancora negoziare la fine delle ostilità o scoraggiare ulteriori attacchi. Non ci sarebbe nessuno da chiamare al Telefono Rosso, anche per arrendersi. In realtà, non esiste alcuna autorità competente islamica, nessun imam supremo che possa fermare una jihad, a nome del mondo musulmano. Anche se i capi del terrore potessero in qualche modo essere contattati in questo scenario apocalittico, e convinti a seppellire l'ascia di guerra, la mancanza di comando e controllo imposta dalla struttura cellulare che impedirebbe loro di fermare i loro sottoposti. A causa della fissità di intenti, gli attacchi continuerebbero fino a quando sono possibili. In queste circostanze, qualsiasi governo americano sarebbe costretto dalla disperazione del pubblico a terminare lo scambio inserendo -1 x 10 ^ 9 nella casella finale della colonna di destra: lo sterminio totale come ritorsione.
Iterazione Perdite non islamichePerdite Islamiche
1 - 5 x 10 ^ 5 -2 X 10 ^ 6
2 - 1 x 10 ^ 6 -5 X 10 ^ 6
3 - 5 x 10 ^ 6 -1,5 X 10 ^ 7
4 - 8 x 10 ^ 6 -3,0 X 10 ^ 7
5 - 1,5 x 10 ^ 7 -5,0 X 10 ^ 7
60 -8,93 X 10 ^ 8
Totale - 2,95 x 10 ^ 7 -1 X 10 ^ 9
I punti di forza del cosiddetto terrorismo islamico: l'intento fanatico; la mancanza di una leadership centralizzata; l'assenza di una autorità finale e la struttura cellulare garantiscono una escalation incontrollabile nel momento in cui la soglia nucleare viene attraversata. Pertanto, la risposta 'razionale' alla attacco iniziale dei terroristi con Armi di Distruzione di Massa sarebbe fin dall'inizio una rappresaglia totale.
Iterazione Perdite non islamichePerdite Islamiche
1 - 5 x 10 ^ 5 -1 X 10 ^ 9
Totale - 5 x 10 ^ 5 -1 X 10 ^ 9
James Lileks e gli intervistati di Pew non perderebbero l'America, ma come l'Uomo Nero in Seven, l'Islam ne prenderebbe l'anima. Il risultato più sorprendente di questa analisi è che un esito catastrofico per l'Islam è garantito sia se l'America esegua una rappresaglia oppure no. Anche se il presidente decidesse di lasciar morire tutti gli americani per espiare le loro colpe storica, perché mai i terroristi islamici dovrebbero smettere dopo questo? Passerebbero all' Europa e in Asia fino a che, alla fine Cina, Russia, Giappone, India e Israele, nessuno dei quali è molto schizzinoso, non scrivesse -1 x 10 ^ 9 nell'ultima colonna di destra. Anche loro sarebbero prigionieri della stessa dinamica, e anche loro hanno armi di distruzione di massa.
Anche se l'Islam uccidesse ogni non musulmano sulla terra essi continuerebbero quasi certamente ad uccidersi a vicenda con le loro nuove armi. Attentati per vendetta tra gruppi rivali e guerre tra le diverse fazioni islamiche sono un tema ricorrente della storia. Molto tempo prima che 3.000 abitanti di New York morissero l' 11 settembre, l'Iraq e l'Iran avevano ucciso 500.000 musulmani tra di loro. La più grande minaccia per i musulmani è l'Islam radicale, e la minaccia più grande di tutti è un Islam radicale armato con armi di distruzione di massa.

Congettura di 3: The War on Terror è l' 'il Momento Aureo' - l'ultima possibilità

Una ironia suprema è che la sopravvivenza del mondo islamico possa dipendere da una vittoria americana nella War on Terror, l'ultima possibilità di evitare quel terribile giorno in cui tutte le decisioni sono già state prese. Questo sforzo è composto in realtà di due aspetti distinti: una campagna per distruggere il luoghi dell' Islam militante e prevenire la loro acquisizione di Armi di Distruzione di Massa; e un tentativo di risvegliare il mondo all'urgenza della minaccia. Mentre le armi americane si sono dimostrate irresistibili, gran parte d'Europa, così come i moderati del mondo islamico, rimangono ciechi al pericolo e anzi lo accrescono. Il primo ministro Mahathir Mohammad recentmente "ha detto a una conferenza internazionale di giovani leader musulmani ... (che) ... i musulmani devono acquisire le competenze e la tecnologia in modo che possano creare armi moderne e mettere la paura nei cuori dei nostri nemici". L'inefficienza e polvere da sparo sono una combinazione letale. I terribili SE si accumulano.

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