Un guanto di sfida per coloro che affermano che il riscaldamento globale è causato dalla CO2, in particolare quella prodotta dall'uomo.
In "The T3 Tax: Laying Down the Gauntlet" Geoffrey Allan Plauche sul Mises Economic Blog segnala questa proposta dell' economista Ross McKitrick, che con Steve McIntyre fu uno dei maggiori responsabili nello screditare il grafico dell'Hockey Stick di Michael Mann.
La proposta è relativamente semplice ed è illustrata in questo articolo dal titolo Call their tax: perché, invece di legare una tassa al livello di CO2 nell'atmosfera non si lega una tessa alla temperatura dell'atmosfera, in particolare alla temperatura della troposfera sopra l'equatore?
Questo dovrebbe soddisfare sia chi crede che la CO2 sia la causa del riscaldamento, sia chi non lo crede. Se la CO2 è la causa, la temperatura della troposfera sopra l'Equatore deve salire di molto. Se la CO2 non è la causa, la temperatura della troposfera sopra l'equatore non salirà molto e potrebbe pure scendere.
Questo darebbe un incentivo a chi deve costruire un impianto che emette CO2 a prevedere i livelli di CO2 e se questi producono un innalzamento della temperatura. Questo spingerebbe gli investitori a investire in previsioni affidabili, perché una corretta stima del clima futuro sarebbe vantaggiosa. Ma, anche, aumenterebbe la concorrenza tra i climatologi nel produrre modelli sempre più affidabili, perché ne avrebbero un vantaggio economico loro stessi, e chi fallisse in questo verrebbe punito economicamente.
Possibilità che venga implementato questo piano? Zero.
I veri credenti del riscaldamento globale antropologico non sono interessati ai fatti del clima, ma a far progredire la loro agenda di controllo globale sull'economia mondiale (infatti la maggioranza sono ex-comunisti, statalisti e burocrati di varia natura).
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